L'Istituto nazionale revisori legali chiede la proroga della scadenza prevista per la rendicontazione degli enti locali, fissata al 30 aprile prossimo. "Le motivazioni di fondo dell’istanza inoltrata -si legge in una nota- riguardano principalmente le enormi difficoltà di redigere con dovuta diligenza i bilanci di Comuni, Province entro i termini di legge previsti, dovuta essenzialmente da molteplici attività ‘straordinarie’ che proprio nei primi due mesi dell’anno han visto impegnati i responsabili finanziari degli enti locali". "Nell'istanza si sottolinea -spiega- quanto possibili indisponibilità temporanee di taluni responsabili finanziari del singolo ente, potrebbero far correre il rischio di non poter approvare il bilancio nei tempi di legge, con il rischio assai pericoloso del commissariamento di Comuni e Province, in un delicato momento per la generale situazione economica del paese".
"Data l’importanza e l'urgenza della presente situazione -avverte- i revisori legali si fanno parte attiva a tutela di una tempistica che possa assicurare la massima correttezza e trasparenza contabile".
Tra le motivazioni che l’Inrl ha posto all’attenzione dei referenti istituzionali, "vi sono legittime considerazioni quali, ad esempio il fatto che l’avvio della contabilità economico-patrimoniale impone ai comuni che non hanno partecipato alla sperimentazione e che hanno rinviato all’anno 2016 l’applicazione di tale principio, di effettuare molteplici attività straordinarie al fine di addivenire alla redazione del C.E. e dello S.P. 2016, tra le quali la riclassificazione secondo il nuovo piano dei conti delle voci dello stato patrimoniale chiuso al 31 dicembre dell’anno precedente, secondo l’articolazione prevista dallo stato patrimoniale".Per l'Istituto nazionale revisori legali, "tale riclassificazione dovrà essere oggetto di una apposita deliberazione; e ancora la rideterminazione del valore del patrimonio al primo gennaio 2016 con determinazione delle differenze da rivalutazione".
