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Musica: Micalizzi, orchestra al meglio per omaggio a Bud Spencer

02 maggio 2017 | 16.09
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Un momento del concerto diretto da Franco Micalizzi
Un momento del concerto diretto da Franco Micalizzi

"L'orchestra ha dato il suo meglio per l'omaggio al grande Bud Spencer". Così Franco Micalizzi, noto a livello internazionale come uno dei più raffinati e talentuosi compositori italiani di colonne sonore per il cinema, commentando il suo concerto 'Le chiamavano Colonne sonore'. "E' stata una serata davvero riuscita: la platea -dice a Labitalia- è stata molto partecipe e attenta. Una solista come Gilda Buttà ha eseguito in modo eccellente il mio brano 'Air de dance' (dedicato al pittore Degas)".

"Tutti -assicura- da I Vianella, bravissimi con il loro indimenticabile sound vocale, a Valentina Ducros, sempre al top, a Mikee Introna, assolutamente fantastico con Trinity, a Duggie Meakin, perfetto nel genere un po' country, e al giovane tenore Gianluca Paganelli, che ha interpretato con grande efficacia e passione il tema dell'Ultima neve di Primavera. E pensare che, testo del grande Giorgio Calabrese, sono stati apprezzatissimi dal pubblico".

"Insomma -aggiunge Micalizzi- l'atmosfera è stata perfetta e molte sono state le emozioni che mi hanno attraversato l'anima, specialmente quando ho ricordato assieme al figlio Giuseppe la figura umana e l'attore Bud Spencer, a cui certamente devo l'ottima partenza della mia carriera con Trinità. Speriamo di proseguire così".

"E' stata una rinnovata, grande emozione -sottolinea a Labitalia Giuseppe Pedersoli, figlio di Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer- ascoltare le note della colonna sonora di 'Lo chiamavano Trinità' e molte altre bellissime musiche per film composte da Franco Micalizzi. L'orchestrazione dal vivo ha aggiunto forza alle versioni originali, ed è stato un bellissimo regalo in occasione dei dieci mesi dalla scomparsa di mio padre. La musica è stata sempre una grande passione di Bud Spencer che la considerava l'unico linguaggio universale capace di rompere qualsiasi barriera tra popoli e culture diverse".

"E' sempre un'emozione -ammette con Labitalia Marco Tullio Barboni, sceneggiatore e scrittore- quando, in occasione dei suoi concerti, Franco Micalizzi dirige l'orchestra sulle note della colonna sonora di 'Lo chiamavano Trinità': un successo straordinario che ha superato i tempi e i confini se è vero com'è vero che il film continua ad essere un imperdibile appuntamento televisivo per milioni di telespettatori di mezzo mondo, che uno dei più celebrati registi statunitensi della nuova generazione ne ha trasferito il tema a chiusura di uno dei suoi film e che innumerevoli strumenti impensabili nel 1970 attualmente chiamati cellulari utilizzano quelle note composte quasi mezzo secolo fa come suoneria".

"L'emozione -rimarca- è stata, non solo per me, ancora più forte per l'omaggio che Franco ha voluto rendere alla memoria di Bud Spencer. La presenza di Giuseppe Pedersoli e di sua madre ha fornito loro l'ennesima prova dell'affetto del pubblico e a tutti noi che abbiamo avuto il privilegio di condividere quell'avventura la conferma che l'amicizia, proprio come le note di 'Lo chiamavano Trinità', supera i tempi e i confini, persino quelli oltre i quali si trovano adesso mio padre e Bud".

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