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Mostre: a Montalcino 'Carta InCanta' di Carlotta Parisi, favola di sculture

11 agosto 2017 | 13.42
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Mostre: a Montalcino 'Carta InCanta' di Carlotta Parisi, favola di sculture

Dopo il grande successo di Paper Cirkus, Carlotta Parisi, illustratrice e scultrice su carta, torna a raccontarsi con opere anche fortemente autobiografiche nella mostra 'Carta InCanta questa piccola favola', trenta lavori tra disegni e sculture in papier-mâché. Si tratta di una mostra di opere totalmente nuove alle quali Carlotta Parisi sta lavorando da un anno, una sorta di diario su sé e il mondo visti attraverso uno sguardo sognante forte però di un pensiero razionale sempre calibrato.

La mostra, aperta dal 2 al 24 settembre, nella Fortezza di Montalcino (Siena), dove Carlotta Parisi è nata e lavora presso il suo atelier nel centro storico, riunisce le opere più rappresentative della produzione dell'artista che lavora sulle forme sempre partendo da un segno lineare forte e pulito, emblematico di un pensiero che fa del disegno l'espressione più intima, meditata e completa, del suo essere artista.

"Il titolo vuole essere un omaggio e un grazie alla carta su cui da sempre segno le mie linee e fisso i miei colori e con cui da qualche anno costruisco anche le mie sculture. Amo la sua leggerezza, il suo calore, la sua resistenza insita nella sua fragilità. Carta InCanta ferma, e segna soprattutto, questo mio momento artistico e creativo", racconta Carlotta Parisi, molto amata dai collezionisti più estrosi e raffinati in Italia come fuori, a cominciare dagli Stati Uniti, dove per esempio una sua scultura di carta, iconica donna dalle forme sinuose e morbide, sta a fianco di un Picasso in una nota collezione privata di Chicago.

La mostra, allestita secondo un percorso a 'tappe' e articolata su due piani, si apre con un autoritratto, 'Io sono Etrusca', citazione da Marino Marini, che affianca il racconto in poesia della mostra stessa e biografia dell'artista, prosegue nei due ambienti del piano superiore articolata intorno a quello che è il cuore della mostra, in termini sia di allestimento che di opere. Una lunga tavola bianca, una sorta d'installazione sospesa ma al tempo stesso ancorata alla terra da tre tipi diversi di pietra locale. Una lunga ideale linea bianca che si allunga anche sulle pareti sulla quale la Parisi si racconta attraverso 9 rappresentazioni dal forte valore simbolico.

Dai gatti coloratissimi nella prima sala, rappresentativi della sua produzione storica più riconoscibile, alle sculture nella seconda sala che segnano le tappe più importanti del lavoro e della vita della Parisi. Chiude la mostra 'La famiglia sul cavallo a dondolo', un uomo, una donna, un bambino sul dondolo a simboleggiare l'equilibrio e l'instabilità della vita e dei rapporti. Sullo sfondo di quest'opera che apre alla vita e al futuro, un grande disegno di un bosco.

Nella mostra di Carlotta Parisi c'è molto anche della sua terra, la Val d'Orcia, entro la quale il suo viaggio attuale si svolge, un paesaggio nel quale da secoli è racchiusa l’idea stessa di bellezza. "La bellezza della mia Val d’Orcia è ogni giorno nutrimento per l’anima: ho realizzato spesso donne abbondanti e accoglienti che la rappresentano e che citano pezzi di paesaggio nei loro stessi corpi, essi stessi colline", conclude.

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