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Appalti: sindacati, sciopero 11 marzo per cambiare riforma

25 febbraio 2016 | 14.25
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Appalti: sindacati, sciopero 11 marzo per cambiare riforma

I sindacati delle costruzioni Feneal, Filca e Fillea chiedono "di intervenire sulla riforma degli appalti, prima della stesura definitiva, sulla parte riguardante i lavori in house per mitigare gli effetti occupazionali derivanti dalla riduzione degli affidamenti diretti da parte delle concessionarie autostradali, altrimenti sarà una strage di posti di lavoro". Così una nota unitaria delle tre sigle. “L’obiettivo è salvaguardare la stabilità occupazionale ed evitare una ulteriore destrutturazione del settore", affermano annunciando una manifestazione nazionale dei lavoratori delle aziende di manutenzione e progettazione delle concessionarie autostradali per venerdì 11 marzo a Roma.

“Noi chiediamo - spiegano - che le manutenzioni e i servizi siano fuori dalle quote di appalto perché la norma, così scritta, è una falsa liberalizzazione di mercato in quanto raggiunge l’unico obiettivo della precarizzazione dei rapporti di lavoro e della bassa qualità. Già da alcuni mesi - proseguono i sindacati - la norma, che prevede di poter affidare direttamente lavori, progettazioni e manutenzioni nella misura massima del 20% degli investimenti, ha provocato decine e decine di licenziamenti; una vera emergenza sociale tamponata con il ricorso alla cassa integrazione".

Feneal, Filca e Fillea hanno chiesto un incontro al ministro Delrio ma senza avere ancora una risposta. “Forse non è chiaro a tutti -sottolineano- cosa c’è in ballo: se la norma non verrà modificata ci sarà lo smantellamento delle grandi imprese specializzate e il licenziamento di 2mila lavoratori, che determinerà una perdita inaccettabile di importanti professionalità". "Tutto questo ovviamente si ripercuoterà sulla manutenzione delle autostrade e della qualità delle opere”, denunciano i sindacati. Pertanto, in assenza di risposte, avvertono, “siamo costretti a scioperare e a scendere di nuovo in piazza per difendere il futuro dei lavoratori di questo comparto”.

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