"E' uno degli strumenti che possono favorire l'efficace incontro tra domanda e offerta di lavoro, insieme agli altri. E' una sperimentazione che riguarderà circa 20mila disoccupati e certo non può essere la soluzione definitiva ai problemi del mercato del lavoro. E' positivo che il 'premio' alle agenzie per il lavoro viene erogato quando hanno 'realmente' trovato lavoro al soggetto". Così, con Labitalia, Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil, commenta l'assegno di ricollocazione previsto dal Jobs act, per i percettori della Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l'Impiego (NASpI) la cui durata di disoccupazione eccede i quattro mesi, spendibile al fine di ottenere un servizio di assistenza intensiva nella ricerca di lavoro.
Per Loy, la novità dello strumento sta anche nel fatto "che i destinatari diretti della misura sono le persone, senza mediazione dei centri per l'impiego, che sono stati esclusi, e questo secondo noi è sbagliato, dalla sperimentazione". Per il sindacato, la misura è positiva "perché si aggiunge alle altre e anche perchè appunto il 'premio' alle agenzie per il lavoro viene assegnato quando le persone hanno trovato realmente lavoro".
Per Loy, le criticità dell'intervento, al contrario, stanno nel "non aver puntato sul rafforzamento della rete dei centri per l'impiego, anche perché la via telematica è possibile in una sperimentazione su 20mila, ma non se si vuole intervenire sul bacino di 900mila disoccupati". "Per far questo servono investimenti sulla Rete. Vanno bene le mille assunzioni previste, ma le reali esigenze sono ben altre", conclude.