"La formula sull'aumento a regime degli 85 euro, ovvero l’indicazione media, appare non solo bizantina, ma sarà una media che all’interno, inevitabilmente, porterà qualcuno ad ottenere di più ed altri ad ottenere di meno, con l’applicazione della cosiddetta 'piramide rovesciata', valorizzando, prioritariamente, i livelli retributivi che più hanno sofferto la crisi economica ed il blocco della contrattazione". Così Sebastiano Callipo, segretario generale del Confsal Salfi, sindacato autonomo dei lavoratori finanziari commenta l'accordo governo-sindacati sul rinnovo del contratto del pubblico impiego.
"Le cifre previste -chiede Callipo- possono essere ritenute dignitose, valutata anche la promessa del rafforzamento della contrattazione di secondo livello, la previsione del welfare contrattuale e della previdenza integrativa, dopo sette anni di blocco contrattuale? La premessa su cui poggia tutta l’intesa, ovverosia voltare pagina nel pubblico impiego, sarà sufficiente per ridare prestigio, autorevolezza al lavoro pubblico e, quindi, contrattando tutto nei luoghi di lavoro, garantire ai cittadini una miglior qualità dei servizi? Porre domande è lecito, attendere risposte è doveroso".