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Contratti: siglata intesa rinnovo ccnl energia e petrolio 2016-2018

26 gennaio 2017 | 09.37
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Contratti: siglata intesa rinnovo ccnl energia e petrolio 2016-2018

E' stata siglata a Roma, dopo 13 mesi di trattative, l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto di lavoro 2016 – 2018 del settore energia e petrolio tra Confindustria-Energia e i sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil. Il rinnovo interessa più di 37.000 i lavoratori, dipendenti da 34 imprese, tra cui il Gruppo Eni, Snam Rete Gas, Saipem, Shell, Esso, Api, ecc.). L'intesa sottoscritta prevede un aumento medio complessivo (minimi, produttività, welfare) di 97 euro. L'aumento medio sui minimi di 70 euro (cat 4.3) è distribuito in due tranche: 1 febbraio 2017, 35 euro; 1 maggio 2018, 35 euro.

Elemento di novità contrattuale è l'utilizzo di quote di produttività (10 euro per 14 mensilità riferiti al 2017, più altri 10 euro per 14 mensilità nel 2018). Al termine della vigenza contrattuale, a giugno 2019 si procederà ad una verifica sullo scostamento del tasso di inflazione: se il dato risulterà eguale o superiore a quanto posto alla firma del rinnovo (2,7%) si procederà alla trasformazione sui minimi dei 20 euro. Se invece sarà inferiore si procederà all'adeguamento sui minimi di una percentuale del valore dei 20 euro, mentre la quota restante sarà stabilizzata sul premio di produttività.

Sul fronte del welfare contrattuale, previsti inoltre incrementi sulla previdenza complementare 'Fondenergia' (+0,1% dal 1° gennaio 2018, a carico delle aziende) e sulla sanità integrativa 'Fasie' (4 euro dal 1° gennaio 2017). Previsto anche l'avvio di un percorso finalizzato alla confluenza dei fondi di previdenza integrativa di aree contrattuali del comparto.

"Con questo contratto viene riconosciuta l'inflazione prevista ad oggi (2,7%) – commentano soddisfatti Emilio Miceli, Angelo Colombini, Paolo Pirani, rispettivamente segretari generali di Filctem, Flaei, Uiltec – tale da difendere e salvaguardare il reddito dei lavoratori e il welfare contrattuale. Adesso - proseguono - ci dovremo confrontare con le aziende sullo sviluppo degli investimenti industriali per aumentare il tasso di conversione degli impianti, orientare la produzione verso carburanti più puliti, sollecitando le imprese a salvaguardare e sviluppare lavoro stabile e qualificato".

Quanto alle parti normative, novità di rilievo arrivano dal versante delle classificazioni, sul cui capitolo si è convenuto di istituire una Commissione paritetica nazionale per produrre una possibile soluzione per la rivisitazione dell'intero sistema classificatorio e dell'apprezzamento individuale: i lavori della Commissione dovranno terminare entro il 31 dicembre 2017.

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