"Dopo mesi di silenzio sembra che al Senato si stia sbloccando il cosiddetto ddl Concorrenza che prevede, tra l’altro, l’abolizione del servizio di maggior tutela che oggi garantisce a 20 milioni di consumatori domestici e a 4 milioni di PMI la fornitura di energia elettrica a prezzi inferiori a quelli del mercato libero, come rilevato dalla stessa Autorità di Settore. Il rischio è quello di andare tutti sul mercato libero a prezzi nel tempo più alti". E’ quanto sottolineano i segretari generali di Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil, Emilio Miceli, Carlo De Masi e Paolo Pirani.
"Questi consumatori, vale la pena di ricordarlo – proseguono i tre - sebbene siano decorsi 10 anni dalla completa liberalizzazione del mercato, hanno volontariamente scelto di non essere riforniti dal mercato libero, evidentemente non soddisfatti da offerte incomprensibili e a prezzi più alti di quelli del mercato tutelato".
"In nome di una concorrenza, che appare del tutto teorica nel caso dell’energia elettrica, saranno, se il ddl venisse approvato senza le opportune modifiche, 'costretti' ad essere riforniti da operatori che non hanno saputo presentare loro offerte vantaggiose" sottolineano.