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Astoi: "Chiediamo ministero Turismo"

12 febbraio 2018 | 13.32
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Nardo Filippetti
Nardo Filippetti

"La prima richiesta che vorremmo avanzare è la necessità di un ministero del Turismo con competenza diretta dotato di portafoglio o, in alternativa, una direzione generale presso il ministero per lo Sviluppo economico; questo per dare pari dignità a un settore economico strategico per il nostro paese". A dirlo, in un'intervista a Labitalia, il presidente Astoi Confindustria Viaggi, Nardo Filippetti, riferendosi alle richieste da fare ai candidati alle prossime elezioni.

"La nostra associazione -ricorda- rappresenta oltre il 90% del mercato dei tour operator italiani, la quasi totalità del comparto, per i volumi di fatturato espressi dalle imprese aderenti. Il turismo, nel suo complesso, è un settore che contribuisce per più del 10% (170 miliardi di euro) al pil nazionale e occupa oltre 2 milioni e mezzo di unità (fra diretti e indiretti). E', quindi, un'industria e merita di essere trattata come tale".

"La seconda richiesta -sottolinea Filippetti- è volta a superare la frammentazione delle politiche turistiche, ricreando una competenza concorrente tra Stato e Regioni ed enti locali, attraverso la modifica del Titolo V della Costituzione, materia che è stata oggetto del referendum confermativo del 2016, purtroppo fallito".

"Non meno importante -avverte- è il tema della promozione: raggiungere finalmente l'obiettivo di una vera ristrutturazione e di un potenziamento dell'Enit, a nostro parere, porterebbe l'Italia a scalare la classifica dei Paesi più visitati al mondo e a raggiungere rapidamente la 'pole position'".

In materia di lavoro, avverte, "c'è l'annosa questione dell'abbattimento del cuneo fiscale, uno dei più alti in tutta Europa, ossia la necessità di ridurre fortemente la tassazione sul lavoro, che nel nostro Paese penalizza, al di là di ogni ragionevolezza, sia i lavoratori che i datori di lavoro; ma c'è anche l'esigenza di facilitare gli imprenditori nell'assunzione dei lavoratori stagionali che, per la stessa natura del settore, rappresentano una quota significativa".

A proposito di stagionalità, dice, "non ci possiamo più permettere una concentrazione di ferie e di vacanze scolastiche in periodi di picco, perché blocca gli investimenti e non consente di risparmiare a chi vuole godersi meritatamente una vacanza. E' per questo che dovremmo destagionalizzare - auspica - intervenendo seriamente sul calendario scolastico e su quello delle ferie, come già hanno fatto altri Paesi competitors quali Francia e Germania".

"In materia fiscale -continua il presidente Astoi- c'è poi uno specifico tema che interessa i tour operator, ossia quello dell'introduzione del meccanismo della 'ventilazione dell'Iva': una modifica normativa volta a perequare l’imposta sul valore aggiunto, consentendo alle imprese di determinare il margine da tassare tenendo conto delle diverse aliquote Iva applicate dai fornitori dei servizi inclusi nel pacchetto turistico. Tale misura è già in vigore in Italia per il commercio al dettaglio. Ultima, ma non per importanza, è la richiesta di una seria interlocuzione con le istituzioni europee".

"Il comparto dei tour operator -chiarisce- è, infatti, regolamentato quasi esclusivamente da normative di derivazione comunitaria, decisamente molto più stringenti, se non eccessivamente penalizzanti, rispetto a quelle che disciplinano gli altri attori della filiera (vettori, alberghi, etc.). Per questo motivo, è fondamentale riuscire a rappresentare compiutamente le esigenze del comparto a livello europeo, creando un processo partecipato e condiviso nella fase di emanazione delle future direttive comunitarie relative ai pacchetti turistici".

"Per un consumatore -precisa Nardo Filippetti- i tour operator sono dei veri e propri garanti: sono cioè gli unici interlocutori che garantiscono ai propri clienti un'assunzione di responsabilità per tutti i servizi turistici inclusi in un pacchetto. Il tour operator è quel soggetto che interviene e controlla tutte le fasi del viaggio, prima durante e dopo: seleziona tutti i servizi in base a standard di qualità e sicurezza; offre le migliori opportunità e formule di viaggio disegnate in base alle specifiche esigenze dei clienti; garantisce la migliore consulenza sulla scelta della vacanza; fornisce ai clienti tutte le informazioni utili e pratiche su itinerari, documenti di viaggio, condizioni di sicurezza".

E ancora: "Offre coperture assicurative - chiarisce - in caso di annullamento viaggio, perdita o danneggiamento del bagaglio o problemi sanitari; è in grado di assistere i propri clienti h24, opera attraverso un team di corrispondenti presenti nelle località di vacanza e gestisce in tempo reale eventuali imprevisti. È inoltre l'unica impresa turistica che, in caso di insolvenza o fallimento, ha l'obbligo di garantire il rimborso del prezzo versato per l’acquisto del pacchetto turistico o il rientro del viaggiatore".

"Proprio per valorizzare il ruolo dei tour operator -afferma- ad inizio primavera lanceremo, come Astoi Confindustria Viaggi, una campagna di comunicazione che ha l’obiettivo di spiegare l’importanza e il valore di acquistare una vacanza attraverso il canale del turismo organizzato, ossia attraverso la filiera tour operator-agenzie di viaggi. E', quindi, importante che le istituzioni riconoscano e valorizzino adeguatamente questo ruolo, intervenendo anche per equiparare le tutele offerte dagli altri attori che operano nel mercato turistico".

"Le trasformazioni digitali -spiega il presidente Filippetti- sono diventate un'opportunità per il nostro settore e non più una minaccia. I canali di vendita sono oggi diversificati, e l'online non è in diretta competizione con l'agenzia di viaggi fisica, che resta sempre un punto fermo sia per i viaggi più complessi che per le prenotazioni di pacchetti vacanze più semplici. L'online è lo strumento attraverso il quale il cliente reperisce le informazioni e non è il luogo privilegiato per la prenotazione. Senza dubbio è l'ambiente nel quale avviene il primo approccio: per questo l'investimento nella tecnologia deve continuare a crescere e stare al passo coi tempi".

"E' però importante -assicura- che i consumatori, prima di acquistare la propria vacanza, verifichino che coloro che vendono viaggi on line garantiscano una serie di elementi importanti legati alla sicurezza, affidabilità, tipologia di assistenza, qualità dei servizi, responsabilità e diritti in caso di problemi durante il viaggio".

"Questi sono requisiti -sottolinea- che i tour operator assicurano ai clienti, mentre non è detto che altri player lo facciano: il rischio è che il cliente che acquista online prenda coscienza dell'assenza di tali tutele solo quando ormai è troppo tardi".

"Le multinazionali dell’intermediazione online, le cosiddette Olta, non sono un fattore concorrenziale da 'limitare' in modo generico, ma certamente riteniamo che debbano essere soggette alle stesse regole giuridiche e fiscali delle aziende turistiche che operano offline, cosa che a volte non avviene in quanto solitamente hanno sedi all'estero; questo ovviamente per non creare dumping sul mercato e garantire un regime di concorrenza leale", conclude.

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