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Coronavirus: Uiltucs, nel turismo valanga richieste di ammortizzatori sociali

20 marzo 2020 | 16.47
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Il segretario nazionale della Uiltucs, Gabriele Fiorino, fa il punto sugli effetti dell'emergenza sanitaria per il settore

Coronavirus: Uiltucs, nel turismo valanga richieste di ammortizzatori sociali

"L'emergenza nel turismo ha raggiunto i massimi livelli. Siamo sepolti da una valanga di migliaia e migliaia di domande per l'attivazione delle procedure per gli ammortizzatori sociali Per noi è lo strumento che va adoperato mantenendo vivi i rapporti di lavoro, perché non c'è nessuna ragione oggi per licenziare le persone alla luce anche della dotazione normativa in tema di ammortizzatori sociali finalizzata proprio alla conservazione del lavoro e della tutela dei redditi delle persone". Così, intervistato da Adnkronos/Labitalia, il segretario nazionale della Uiltucs, Gabriele Fiorino, fa il punto sugli effetti dell'emergenza coronavirus per il sistema turistico italiano.

Il turismo italiano è in ginocchio e quella del sindacato è una corsa contro il tempo per supportare le azioni per mantenere il lavoro 'vivo', appunto attraverso gli ammortizzatori sociali. "E' oggettivamente una valanga e sarà difficile stare dietro a tutte le domande. Così tante richieste di ammortizzatori sociali tutte insieme contemporaneamente non si erano mai viste neanche nelle crisi del 2008 e del 2012", sottolinea Fiorino.

E il sindacalista chiarisce che la situazione è drammatica e potrebbe restare tale più che in altri settori. "Il turismo è il settore più colpito in questo momento. Le faccio qualche esempio: le mense scolastiche e in generale collettive, che applicano il contratto dei turismo, sono di fatto tutte chiuse esclusa qualcuna. Gli alberghi sono di fatto chiusi e non gira nessuno. E' un settore che ha un impatto esteso a tutte le sue attività non solo per l'immediato, ma anche per i prossimi mesi e quindi rispetto ad altri settori rischia di avere una capacità di recupero molto più lenta", avverte.

E l'estate in arrivo vede solo nubi all'orizzonte per le imprese turistiche. "Le prenotazioni per questa estate -sottolinea Fiorino- sono state tutte disdette, vedremo quanto tempo passerà prima che ricominceranno a girare i turisti ma c'è il fondato timore che la stagione sia completamente compromessa. Senza parlare del turismo culturale che nelle città d'arte è completamente bloccato. Nel settore del turismo lavorano circa 2 milioni di persone, considerando anche gli stagionali che quest'anno rischiano di non essere proprio chiamati in servizio dalle aziende".

E quanto messo in campo dal governo, dal punto di vista di risorse finanziarie, con il dl 'Cura Italia', potrebbe non bastare. "Le misure messe in campo dal governo sono significative, c'è uno sforzo importante dal punto di vista economico, se saranno sufficienti non lo so. Intanto vediamo se governo deciderà di prorogare chiusura attività oltre aprile, in tal caso appunto non potrebbero essere sufficienti. Ma dipenderà da come evolverà l'emergenza coronavirus e cosa succederà anche a livello europeo", spiega ancora Fiorino.

Ma non tutte le imprese stanno pensando di utilizzare gli ammortizzatori sociali per far fronte alla crisi. Sono sempre più le segnalazioni di lavoratori del turismo licenziati in tronco. Licenziamenti che ribadisce il sindacato sono totalmente illegittimi. "Nel dl 'Cura Italia' del governo -spiega Fiorino- c'è anche il dispositivo che vieta in questo momento il licenziamento per giustificato motivo oggettivo o anche la procedura dei licenziamenti collettivi. Quindi se fatti quei licenziamenti sono illegittimi".

Fiorino chiarisce che "abbiamo traccia di questo fenomeno, anche se non ne possiamo fare adesso una stima. Ma dico che sono fuori luogo, perché c'è la strumentazione messa in piedi dal governo per salvaguardare il lavoro e il reddito. E si riferisce a tutte le imprese indipendentemente dalla dimensione delle imprese", ribadisce il sindacalista. "Nella legislazione previgente -continua il sindacalista- c'erano i datori di lavoro da uno a 5 dipendenti che non rientravano nel campo di applicazione di nessun ammortizzatore sociale e quindi i lavoratori erano scoperti, ma con il decreto anche quei lavoratori sono stati messi in sicurezza perchè anche quei lavoratori avranno accesso alla cassa in deroga. Attendiamo ovviamente l'emanazione della regolamentazione delle singole Regioni", spiega Fiorino.

Ma Fiorino ribadisce ancora che "però lo strumento c'è e tutti i licenziamenti fatti vanno respinti perché illegittimi. E' opportuno comunque che nel caso arrivino le segnalazioni alle nostre strutture territoriali. E ai datori di lavoro va ricordato, a chi facesse finta di niente, che la strumentazione per tutelare il posto di lavoro e il reddito delle persone c'è ed è tracciata all'interno del decreto 'Cura Italia'", conclude.

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