cerca CERCA
Giovedì 28 Marzo 2024
Aggiornato: 11:34
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Fase 3: economista Reboani, 'Bonomi apre confronto, ripartire da politica industriale'

24 agosto 2020 | 15.14
LETTURA: 2 minuti

L'economista: "Abbandonare Patto della Fabbrica ormai obsoleto e costruire una nuova alleanza innovativa"

Paolo Reboani
Paolo Reboani

"L’intervista di oggi del presidente di Confindustria segna l’apertura del confronto sulla strategia di politica economica per fare ripartire l’Italia. La crisi sanitaria non è finita e quella economica ancora non è di facile lettura sulle conseguenze a lungo termine, ma non è rinviabile un attento confronto su come utilizzare i fondi europei e come disegnare la legge di bilancio. Costruire un Patto per fare ripartire l’Italia non è certamente una nuova idea di per sé, ma appare carica di novità l’idea che si riparta dalla politica industriale dopo tante stagioni in cui obiettivo era contenere il deficit di bilancio". Così, con Adnkronos/Labitalia, l'economista Paolo Reboani, commenta l'intervista alla 'Stampa' del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.

"Porre al centro delle scelte di politica economica l’assetto industriale del Paese - sottolinea - significa dire al Paese che dobbiamo salvaguardare la seconda manifattura in Europa e puntare a una nuova stagione di sviluppo. Per questo, correttamente, occorre rivedere l’assetto delle relazioni industriali, stabilire il corretto baricentro della contrattazione, promuovere un nuovo fisco sui contratti, legare indissolubilmente salario e produttività. Se non aumentiamo la produttività e non facciamo aumentare i salari, difficilmente usciamo da questa crisi più forti. Appare necessario, pertanto, avere il coraggio di abbandonare un Patto della Fabbrica ormai obsoleto e costruire, invece, una nuova alleanza innovativa, moderna e coraggiosa tra salario e impresa. Investire nelle competenze, nella tecnologia, nella buona amministrazione, in un sistema fiscale meno pesante per tutti".

"Il confronto che si apre deve essere un gioco vincente per tutti, ma deve avere l’ambizione di abbandonare rigidità ideologiche e totem ormai superati. Per questo nuova contrattazione, anche regionale, nuove tutele, riprendendo lo Statuto dei lavori di Marco Biagi, nuova organizzazione della produzione (anche valutando una diversa articolazione dell’orario e dell’equilibrio orario salario), moderna strategia delle competenze, regolazione della presenza dello Stato nella ripresa, tutela del mercato sono punti da cui ripartire. E completare un percorso individuato nei patti del 1992-1993 ma mai completato", conclude.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza