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Imprese: tra business e sociale il 'Made in Bo' si presenta

09 novembre 2015 | 13.55
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Imprese: tra business e sociale il 'Made in Bo' si presenta

Fra nuove tecnologie e attenzione per il sociale, le imprese 'made in Bo' si raccontano. Nascono applicazioni per il risparmio e per la salute e nuovi modelli di sviluppo dell’economia locale e del welfare. E ogni professionista deve imparare come lavorare e comunicare al meglio grazie ai nuovi strumenti. Per questo, prosegue, a Bologna, il ciclo di incontri #MadeInBo, con le imprese innovative del territorio promosso da Cna Giovani Imprenditori Bologna.

Nel nuovo appuntamento, stasera, alle 19, nella biblioteca Renzo Renzi della Cineteca di Bologna, focus su economia della consapevolezza ed economia della rete, che vedrà ospite Sabrina Mossenta, esperta di media digitali e co-autrice di 'Job Revolution: trovare lavoro nell’era dei social media' (Hoepli). Con lei Giampaolo Colletti, presidente di Cna Giovani Imprenditori Bologna, parlerà di come lavorare al meglio valorizzando se stessi e il proprio brand in rete, con quali community dialogare e come presentare i propri prodotti, creazioni o servizi.

A seguire il barcamp con 8 imprese di successo #MadeinBo impegnate in progetti che integrano business e sociale utilizzando le nuove tecnologie. Al termine spazio al networking. Le imprese di eccellenza che si racconteranno nel corso degli incontri verranno votate sul sito dell’iniziativa Bo.cna.it/madeinbo. Quelle che riscuoteranno il maggior consenso parteciperanno alla selezione per il premio annuale Giovani Imprese, giunto al suo diciannovesimo anno.

Ecco le aziende che si racconteranno a questo nuovo appuntamento di #MadeInBo.

- Liberex. Un’intera regione in rete per creare valore, insieme: il circuito di credito commerciale Liberex approda in Emilia Romagna nel 2014 grazie a un gruppo di imprenditori animati dalla volontà di portare anche in regione il nuovo modello di economia locale basato sulla collaborazione e sulla fiducia. Nato nel 2010 in Sardegna su ispirazione del Wir in circolazione in Svizzera da 80 anni, la moneta complementare sta conquistando tutta l’Italia. In Emilia Romagna il circuito conta già un centinaio di imprese. E a beneficiarne è anche il welfare aziendale (www.circuitoliberex.net).

- Tuotempo. Rendere la sanità a misura di cittadino: dopo anni in giro per lavoro, Donatello si è accorto che in Italia e all’estero mancava un tassello importante nel rapporto struttura sanitaria-paziente. Così, ha chiamato all’appello due amici di Ingegneria e con loro, nel 2006, a 30 anni, ha creato tuOtempO, il primo Crm nato per integrare tutti i servizi online e mobile e rendere più semplice e immediata la relazione tra strutture sanitarie e pazienti. Oggi, 500 strutture in 18 Paesi del mondo utilizzano il loro Crm e la società ha sede a Bologna, Abu Dhabi, Lione e Barcellona (www.tuotempo.com).

- MHealth Technologies. Si conoscono tra i banchi d’università e qui decidono di diventare il bastone della vecchiaia della terza età. Così Carlo, Alberto, Sabato e Luca creano nell’'84 lo spin off mHealth Technologies e dopo 10 anni di ricerche sul movimento danno vita a Gait Tutor, l’allenatore virtuale che supporta le persone con Parkinson. Sul mercato italiano dal prossimo gennaio, Gait Tutor rileva e monitora i movimenti attraverso dei sensori e una app e fornisce un tutoraggio costante alle persone con disabilità motoria (http://mhealthtechnologies.it).

- Studio Elica di Carlo Pastore ed Elisabetta Bovina. Si innamorano della ceramica all’età di 25 anni. Usciti dall’Isia di Faenza, Carlo ed Elisabetta decidono di esprimere la propria arte attraverso quel materiale dalle infinite possibilità che porta con sé la storia dell’uomo. Oggi la loro collezione 'In alto i cuori' ha raggiunto anche gli Emirati Arabi, il Canada e il Venezuela. E sono impegnati nel sociale: hanno creato il brand Raplò per il 'Comitato di Amicizia' che opera nei paesi in via di sviluppo e supportano l’associazione Cinno Selvaggio nella riabilitazione di persone con problemi psichiatrici (www.pastorebovina.it).

- Formicablu. Promuovere la cultura scientifica per rendere i cittadini più consapevoli delle loro scelte: è questa la missione con cui nel 2005, dopo il master in comunicazione scientifica della Sissa, Romeo, Eva, Elisabetta e Marco hanno creato Formicablu. Oggi il loro team è cresciuto e sono impegnati nella comunicazione di progetti di ricerca nazionali e internazionali. Come Edurisk, che li vede in prima linea con l’Ingv Bologna nella promozione della cultura del rischio per prevenire i danni dovuti a terremoti e altri fenomeni naturali (www.formicablu.it).

- Managevent di Giacomo Cassinese. Fratello e sorella uniti nel nome del crowdfunding. Una vocazione che Giacomo ha scoperto durante l’università con una tesi sul tema e come volontario nei festival. Oggi, a 25 anni, ha trascinato con sé la sorella Egidia. La loro missione è insegnare come realizzare i propri progetti grazie al finanziamento collettivo. Per questo daranno vita ad aprile 2016 al Crowdfest (http://crowdfest.it).

- Cedac Software. Consapevolezza del consumo uguale risparmio: un’equazione che ha portato Paolo e i suoi due soci di Cedac Software a creare un dispositivo elettronico per monitorare in tempo reale i consumi di energia elettrica. Testato su un campione di 8mila famiglie FlexDisplay ha portato a una riduzione del 10% sui consumi. E fedeli al loro mantra, che da 20 anni li vede sviluppare soluzioni innovative con uno staff di 75 persone, vogliono estendere il meccanismo anche ai consumi termici. Per questo sono impegnati con Cna Bologna nel progetto Condominio 102 (www.cedac.com).

- Aguerrevengoa restauro e design. Sin da piccolo girava con il padre per le stradine di campagna argentine per scovare macchine d’epoca. Il suo primo amore è stata una Chevrolet restaurata all’età di 17 anni. In Italia, Gustavo ha trasformato la sua passione in una professione. Oggi restaura Ferrari d’epoca e dai pezzi di lamiera del Cavallino Rampante, simbolo del saper fare italiano, crea oggetti di design che fanno il giro del mondo grazie ai social network (www.aguerrevengoa.com).

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