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Yon: "Start up italiane hanno grande appeal in Australia"

03 maggio 2019 | 13.12
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(Fotolia) - vege - Fotolia
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Aiutare l'innovazione delle startup italiane a quotarsi alla Borsa di Sidney. E' una delle attività di Yon Srl, società nata nel 2012, con sede a Correggio (Re), e specializzata in operazioni di finanza straordinaria con particolare riferimento ad aggregazioni aziendali (acquisizione o vendita) e capitalizzazione di aziende che necessitano di avviare progetti di innovazione e sviluppo. Yon srl in questi giorni organizza con l'advisor finanziario australiano Regency Corporate il 3° 'Road Show Australia', contest tra startup italiane ad alto potenziale di sviluppo, da cui verranno selezionate imprese da candidare alla quotazione presso la Borsa di Sidney (Asx-Australian securities exchange).

"Gli ottimi risultati ottenuti negli ultimi due anni -racconta Giorgio Vaccari, socio fondatore di Yon- sono stati possibili grazie al rapporto esclusivo che Yon ha costruito negli ultimi anni con Regency Corporate, un advisor australiano serio e competente, e all’appeal che startup tecnologiche italiane hanno dimostrato nei confronti di un mercato molto liquido e interessato a progetti 'scalabili' a livello internazionale, indipendentemente dalla dimensione attuale delle imprese candidate".

"Yon e Regency Corporate -spiega- operano come un'unica e solida squadra. Ad esempio, per quanto riguarda la quotazione di Officine 8K, ho curato personalmente, insieme a Franco Bonacini ed Emanuele Scappi dello Yon Advisory Team, gli aspetti finanziari e fiscali mentre Luca Breveglieri, avvocato milanese, ha curato gli aspetti legali. A Perth insieme a noi, per Regency Corporate' hanno operato i managing directors Philip Re, Bert Mondello e Gianmarco Orgnoni".

"Perché la Borsa di Sidney? Per due motivi principali. Il primo, Asx, è una borsa molto liquida e particolarmente interessata a idee innovative, anche se sviluppate da aziende 'giovani' o startup. Asx compete infatti con Nasdaq per numerosità di Ipo tecnologiche. Il secondo riguarda la spinta all'internazionalizzazione. Attraverso la visibilità alle comunità finanziarie internazionali, le imprese italiane vengono incentivate a spostare il baricentro commerciale fuori dall’Italia, nella direzione dei mercati con la maggiore crescita al Mondo come Cina, India, Malesia", sottolinea.

"Officine 8K, operante nella realtà aumentata, si è quotata sull'Asx -prosegue - mediante un’operazione strutturata sul modello delle 'Spac' italiane. Con il listing su Asx, l’azienda è diventata un gruppo australiano, ma il quartier generale sarà mantenuto a Bologna dove è previsto un importante ritorno occupazionale, in particolare per programmatori, ingegneri e tecnici. Le risorse dell'Ipo saranno investite nella realizzazione del business plan 2019-2023 che prevede la creazione di sedi in varie parti del mondo, rafforzamento del capitale umano, investimenti in ricerca e sviluppo con particolare riferimento alla neonata piattaforma per la realtà virtuale".

"Evensi, con sedi a Modena e San Francisco, è un chiaro esempio - conclude - di come l’ecosistema italiano delle start up sia evoluto e sia in grado di attirare nuovi talenti. L'azienda è il più importante network mondiale per la segnalazione e proposizione di eventi, con un’offerta di 150 milioni di eventi all’anno e 50 milioni di visitatori da tutto il mondo nel 2018".

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