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Coronavirus: startup Bloovery, digitalizzare mercato floricolo per futuro

08 aprile 2020 | 16.17
LETTURA: 4 minuti

Arriva su Mamacrowd con la campagna di equity crowdfunding

Coronavirus: startup Bloovery, digitalizzare mercato floricolo per futuro

Quello florovivaistico è un settore che solo in Italia vale 2,5 miliardi di euro l’anno: ma ora, proprio nel suo momento di massima produzione, è messo in ginocchio dalle misure nazionali e internazionali per contrastare l’emergenza sanitaria, con milioni di fiori che finiscono al macero e l’esportazione di fiori completamente bloccata a seguito del fermo delle aste olandesi che ad oggi rappresentano uno snodo cruciale della filiera floro-vivaistica. Un momento di grande discontinuità che avrà delle conseguenze anche una volta passata l’emergenza e richiede un necessario cambio di parametri in un mercato che sembrava immutabile e che sconta una strutturale arretratezza tecnologica lungo tutta la filiera: sarà necessario concentrare alcuni player, accelerare verso la dematerializzazione delle aste dei fiori e del commercio B2B e di conseguenza ottimizzare le spedizioni, riducendo costi di trasporto ed emissioni di CO2.

Proprio con l’obiettivo di innovare il settore e dare l’opportunità ai produttori nazionali di ripartire con più forza nel post-emergenza, Bloovery, la startup che vuole cambiare il modo in cui fiori e piante vengono esportati, venduti e distribuiti in Europa, lancia ora su Mamacrowd una campagna di equity crowdfunding che punta a raccogliere 300.000 euro. Nella prima settimana, la raccolta di Bloovery ha già superato i 100.000 euro di adesioni da parte degli investitori. La raccolta è attiva fino al 27 maggio dando così la possibilità di investire nel progetto di Bloovery e diventarne soci a tutti gli effetti, grazie a un processo facile, completamente online e vigilato da Consob.

Bloovery è riuscita ad inserirsi nel contesto dell’industria floreale all’ingrosso con lo scopo di innovare un settore tradizionale come quello dei fiori attraverso le nuove tecnologie, semplificando la user experience dei clienti e connettendo in modo digitale i produttori e i rivenditori del settore floreale. Il tutto grazie all’introduzione di una piattaforma che rende semplice e immediata l’esperienza di acquisto e il controllo delle spedizioni, abbattendo sprechi di merce, tempo e denaro.

La startup è in grado di servire tutti i fioristi, anche i più piccoli e periferici, cui permette di effettuare ordini tramite un catalogo digitale di oltre 15.000 articoli. Inoltre, è la prima piattaforma direttamente collegata alle aste olandesi dei fiori, dalle quali ogni giorno transita il 60% della produzione mondiale. I cataloghi sono sincronizzati in tempo reale, con valutazioni precise del miglior prezzo disponibile, permettendo così ai clienti di risparmiare fino al 30%. Inoltre, i prodotti sono tracciati e consegnati tramite una logistica end-to-end che combina vettori di import/export con trasportatori specializzati nella distribuzione. Il tutto senza richiesta di un minimo d’ordine e attraverso un’esperienza d’acquisto totalmente in self-provisioning, dalla registrazione fino al pagamento dell’ordine.

“Bloovery è la novità più interessante in un settore ad alto potenziale di innovazione. In un momento di grande sofferenza, siamo certi che sarà ancora più importante puntare ad un’evoluzione tecnologica del settore”, afferma Simone Guzzetti, Ceo e co-founder di Bloovery. “Una piattaforma come Bloovery può rappresentare un asset strategico per i produttori nazionali ma anche per i player più piccoli, per ripartire con più forza e avere maggiori margini sulle fioriture di giugno ed estive”, aggiunge.

I fondi raccolti tramite la campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd saranno utilizzati per completare lo sviluppo della piattaforma e della tecnologia per l’automazione della logistica e permettere a Bloovery di approdare nei primi due mercati europei, Francia e Spagna. Inoltre, obiettivo futuro è quello di creare la prima asta dei fiori digitale, accedendo così ai due mercati più grandi, Uk e Germania. Il proposito più ambizioso è quello di continuare a crescere fino a diventare il riferimento in Europa per la vendita e la distribuzione di fiori all’ingrosso.

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