Per la metà dei giovani, carriera e retribuzione fanno l'azienda dei sogni, ma l'altra metà vuole clima sereno, collaborativo e welfare. E' quanto rileva, in occasione della 'Giornata mondiale dei sogni' che si celebra il 25 settembre, The Adecco Group, azienda leader mondiale nei servizi dedicati alla gestione delle risorse umane, nell’indagine su oltre 1.500 giovani tra i 18 e i 34 anni per scoprire che azienda sognano, in quale clima vorrebbero lavorare, quali sono i valori ai quali si ispirano e i benefit che considerano irrinunciabili.
L’opportunità di far carriera e lo stipendio sono ancora le due caratteristiche necessarie (rispettivamente 34 % e 15%) per definire l’azienda dei sogni, ma il restante 51% ha individuato altri requisiti per definire la propria realtà a ideale: un clima aperto e collaborativo, la possibilità di esprimere il proprio talento, la presenza di benefit aziendali, l’attenzione all’ambiente, la possibilità di lavorare con flessibilità di orari e luoghi e su progetti innovativi.
Un ambiente collaborativo, che consente di lavorare in un clima sereno, è quello maggiormente auspicato (76%), mentre solo il 24% preferisce lavorare in un’azienda in cui possa avere spazio di far carriera.
Dovendo giudicare l’azienda per la quale lavorano, il 28% l’ha definita 'quella dei sogni', ma ben il 72% non ritiene di lavorare per l’impresa ideale. L’innovazione e la possibilità di lavorare per un’impresa attenta alla tecnologia e alla digital transformation è importante per il 74% dei giovani. Ben più importanti i benefit per la famiglia (41%), quelli ricreativi (31%) e quelli legati alla salute come screening e visite mediche (25%). Tali azioni di welfare messe in campo dalle aziende sono tanto importanti da condizionare la scelta dell’impresa per cui ci si candida (61%).
Il 78% individua, tra i vantaggi di un’azienda aperta all’inclusione e alla diversità, la presenza di un clima sereno e il 14% ritiene che l’inclusione faccia bene alla reputazione dell’impresa. I giovani, però, notano un cambiamento: nel 39% dei casi, infatti, ritengono che negli ultimi anni sia cambiata l’apertura delle imprese a persone con difficoltà o disabilità, mentre il 31% è del parare opposto.
Anche lo smartworking è ritenuto importante. Se l’azienda lo applicasse, il 63% lavorerebbe con orari flessibili, mentre è indeciso il 33%. Verifica se l’azienda per cui intende candidarsi ha un piano di Csr pur non avendo questo un peso eccessivo nella scelta il 32% dei giovani, mentre il 38% dichiara di non farlo ma ritiene sia importante cominciare a interessarsene.
"Abbiamo voluto analizzare con questa indagine -ha dichiarato Monica Magri, human resources director di The Adecco Group Italia- quali siano i valori che un giovane cerca nell’azienda dei sogni. Non ci interessava realizzare una survey sull’employer branding, ma capire se un giovane che lavora dà più peso alla carriera e allo stipendio o ai comportamenti etici e socialmente responsabili, se ha dentro di sé un ideale di impresa, se sogna un modello organizzativo piuttosto che un altro".
"Certamente -ha spiegato- in un mondo competitivo come il nostro possibilità di far carriera e stipendio sono determinanti nell’attrazione dei talenti, ma nei sogni dei giovani c’è anche poter lavorare in clima sereno, magari in modo flessibile per conciliare lavoro e famiglia e misurarsi per poter esprimere il proprio talento".
"Su questi spunti dovrebbero lavorare imprese e hr manager per costruire sempre di più luoghi di lavoro 'a misura' di lavoratore", ha concluso.
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