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Lazio zona arancione, Lombardia zona rossa: regole, cosa cambia

26 marzo 2021 | 00.04
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Campania tra zona rossa e arancione. Piemonte e Valle d'Aosta nella fascia più 'chiusa'. La nuova mappa a colori delle regioni decisa da Rt, incidenza e ricoveri

Lazio zona arancione, Lombardia zona rossa: regole, cosa cambia

Il Lazio va verso la zona arancione e potrebbe quindi riaprire scuola elementare e media da lunedì 29 marzo, oltre ad adottare nuove misure per gli spostamenti e per alcuni negozi. Mezza Italia in zona rossa per il covid: Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta e altre regioni sono destinate a mantenere divieti e restrizioni per arginare la diffusione del coronavirus. La Campania rischia di rimanere nella fascia con vincoli più severi. Veneto e Toscana puntano alla zona arancione. Il monitoraggio sull'andamento dell'epidemia, con attenzione al valore dell'indice Rt e all'incidenza, oggi determinerà 'verdetti' e eventuali ordinanze del ministro della Salute, Roberto Speranza. I dati relativi ad una settimana fa fotografavano un quadro con l'indice Rt nazionale a 1.16 e un allarme terapie intensive per 13 regioni, con ricoveri oltre la soglia critica.

Il Lazio spera nella promozione. I dati di ieri non influiscono sulla valutazione ma lasciano intuire un trend incoraggiante: "Il valore Rt è a 0.99, con una riduzione del numero dei focolai. L'incidenza è di 205 nuovi casi per 100 mila abitanti. I tassi di occupazione dei posti letto sono poco sopra soglia", ha detto l'assessore Alessio D'Amato.

Alcune situazioni appaiono definite. Zona rossa 'blindata' per Lombardia, reduce da una giornata con oltre 5000 nuovi casi, Piemonte, Valle d'Aosta. Da definire, invece, il colore della Campania. Tra il 15 e il 24 marzo in Campania si è registrata una riduzione del numero totale di casi di coronavirus del 14,6% rispetto alla settimana precedente, con un miglioramento di Rt, pari a 1,05 e una proiezione a scenario 2 a fronte del precedente scenario 4, con riduzione dei focolai attivi. Restano comunque elevati i tassi di occupazione dei posti letto di terapia intensiva e area medica, che risultano rispettivamente del 29% e del 38%. I dati sono stati acquisiti dall'Unità di crisi della Regione e sono contenuti nell'ordinanza, firmata dal governatore Vincenzo De Luca con la quale vengono consentite le attività di vendita di generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici in prossimità o all'interno di aree mercatali "subordinatamente all'adozione, da parte dei Comuni, di piani di sicurezza".

Tutto deciso in Valle d'Aosta, che annuncia la zona rossa da lunedì. "L’incremento dei nuovi positivi, la presenza di nuove varianti anche sul nostro territorio e l’innalzamento dell’indice Rt – spiega il presidente della Regione Erik Lavevaz - ci obbligano ad adottare misure più restrittive già dal prossimo fine settimana, quando saranno limitati gli spostamenti fra Comuni".

I numeri non lasciano spazio ad ipotesi alternative per il Piemonte. In base ai dati preliminari l’Rt puntuale nella settimana tra il 15 e il 22 marzo scende da 1.33 a 1.17, con una forbice compresa tra 1.15-1.19, tuttavia, sebbene significativamente sotto 1.25, quindi da zona arancione, l’incidenza dei contagi superiore a 250 blocca la regione in zona rossa.

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