Scatto della Borsa di Milano dopo il tonfo di ieri. Il Ftse Mib torna in luce con i bancari e gli assicurativi, guadagnando a fine giornata l'1,42% a 16.891 punti.
Secondo fonti del Mef, in Italia si andrebbe verso una revisione al rialzo della stima sul pil del secondo trimestre (l'ultima indicazione dell'Istat era per un crescita zero) rispetto al trimestre precedente.
Il resto delle europee sono positive, fatta eccezione per Londra, che chiude a -0,25%. Francoforte guadagna l'1,07%; Parigi lo 0,75% e Madrid lo 0,8%.
Prevale la cautela, invece, sugli indici di Wall Street. Il Nasdaq segna -0,27%, il Dow Jones -0,26% dopo il brusco calo del prezzo del greggio, tornato nel pomeriggio a 46,4 dollari al barile (-1,2%). Si tratta per lo più di prese di beneficio, dopo il progresso registrato ieri.
In più, gli investitori attendono i dati di domani e venerdì sul mercato del lavoro che potrebbero influenzare le mosse di politica monetaria da parte della Federal Reserve. Sempre a Wall Street, Apple è negativa (-0,6%) dopo che la Commissione Ue ha decretato che l'Irlanda ha concesso alla multinazionale Usa vantaggi fiscali non dovuti fino a 13 mld di euro.
A Piazza Affari, in particolare, UnipolSai e Unipol sono i titoli più comprati, guadagnando rispettivamente il 3,8% e il 3,2%. Bene anche Generali (+2,5%) e Recordati (+2,6%). Corrono i bancari: Bper segna +2,82% mentre è in corso un cda; Mediobanca +2,5% e Intesa Sp +2,46%.
Mps registra un progresso dello 0,7% in attesa delle decisioni del cda circa un'eventuale conversione dei bond subordinati in azioni, operazione che potrebbe ridurre l'entità dell'aumento di capitale. Sono positivi Fca (+2,48%) e Exor (+1,78%).
