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Le buone pratiche green, ecco i finalisti del Premio Vivere a Spreco Zero

08 novembre 2021 | 12.18
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(Fotolia)
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"Le buone pratiche come via maestra verso il traguardo degli Obiettivi di Sostenibilità fissati dall’Agenda Onu 2030, come strumento strategico di sostenibilità a livello nazionale e globale". Lo spiega il fondatore della campagna Spreco Zero, l’agroeoconomista Andrea Segrè, annunciando, con l’Ambasciatore di sostenibilità 2021 Luca Mercalli, i finalisti della nona edizione del Premio Vivere a Spreco Zero, i piccoli 'Oscar' della sostenibilità che vengono assegnati nell’ambito della campagna Spreco Zero.

Ecco dunque i finalisti 2021, 30 buone pratiche disseminate in tutta Italia, ripartite in 12 categorie.

A cominciare dalla categoria Pubbliche Amministrazioni, sostenuta da Alce Nero, nella quale sono in finale la Provincia autonoma di Bolzano, per la campagna di informazione e sensibilizzazione #iosprecomeno che fornisce informazioni e consigli per la riduzione dello spreco alimentare in Alto Adige: il comune di Avigliana, nella Città Metropolitana di Torino, con i suoi tre progetti 'Il cibo non si spreca', 'Resto...mangia!' e 'Resto...mangia plus!'; il Comune di Imola con il progetto a Scarto Zero che propone occasioni per utilizzare gli scarti alimentari in risorsa. E il Comune di Tivoli con il progetto 'Dispensa l’eccedenza', dedicato alla prevenzione e alla riduzione dello spreco alimentare e al recupero delle eccedenze, con risvolti solidali.

Una short list di 3 finalisti per la categoria Imprese, abbinata a Conapi Mielizia, dove si confrontano Cirfood, Società Cooperativa Italiana di Ristorazione, con i suoi progetti di riduzione degli sprechi e di azione solidale; Mutti, leader nella lavorazione del pomodoro, che recupera o ricicla l’81% dei rifiuti, destinando agli allevamenti o al biogas la materia prima fresca non idonea alla trasformazione; e Fondazione Santa Lucia, istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, che porta avanti il progetto di recupero delle eccedenze alimentari ai fini solidaristici, un impegno proseguito anche durante il lockdown.

La categoria InnovAction, sostenuta da Hera, vede in gara Squiseat, app anti-spreco di qualità e italiana, che connette le attività ristorative con i clienti finali. E il sistema di Ristorazione Sostenibile con certificazione 360, un percorso che consente ai ristoratori di comunicare i propri impegni di responsabilità sociale, economica e ambientale.

Per la categoria Biodiversità, abbinata a Natura Nuova, in finale BeeTObee s.a.s. con il progetto dei Laboratori educativi e didattici sui temi dell’ecologia e della sostenibilità ambientale per studenti, gruppi e famiglie, il progetto Urban Nature del Wwf che stimola a una nuova visione degli spazi urbani per restituire agli abitanti la biodiversità perduta e la Rete per la Biodiversità promossa da Fondazione Cariplo per realizzare 'corridoi ecologici' tra Aree protette.

Per la Dieta Mediterranea, promossa con Assomela, il Premio Vivere a Spreco Zero prevede la menzione speciale per il progetto della 'Carta dei diritti alimentari del fanciullo', una brochure con dieci articoli, progettati dall’avvocato Monica Salvatore come altrettanti capisaldo dei diritti del bambino in rapporto alla fruizione del cibo e all’educazione alimentare.

Il Premio propone anche la categoria dedicata alla Saggistica, avviata in sinergia con Eni, introdotta per valorizzare l’impegno nella comunicazione della sostenibilità. Sono in finale tre pubblicazioni 'La pianta del mondo' (Edizioni Laterza) di Stefano Mancuso, 'Un'ora e mezzo per salvare il mondo. I veri motivi per cui dobbiamo tornare subito a occuparci del riscaldamento globale' (Rai Libri) di Mario Tozzi e Lorenzo Baglioni, 'Il tavolino magico. Avventure di riciclo fuori dall'ordinario' (Sensibili alle foglie) di Anita Perin.

Anche quest’anno uno sguardo attento è dedicato alle iniziative #sprecozero delle Associazioni e della Cittadinanza attiva: sul primo versante, per la categoria sostenuta da Camst sono in finale La lanterna di Diogene, Associazione NoixVoi OdV con sede a Ruvo di Puglia, che ha attivato un percorso di sensibilizzazione della comunità attraverso l'adozione di articolate buone pratiche; Potentino Onlus che gestisce a Potenza il progetto Magazzini Sociali e dal 2014 ad oggi ha recuperato 67.774,25 kg di eccedenze alimentari, destinandole a scopi solidali; Domus Oristano OdV che opera dal 2015 per il sostegno agli indigenti con il progetto NoSprecOr e promuove la collaborazione con associazioni, scuole, istituzioni; e il progetto RicibiAmo che propone un percorso di sensibilizzazione tra cittadini-istituzioni scolastiche-università-associazioni di promozione sociale e ristoratori, con predisposizione di family bag per il cibo non consumato e un concorso per la miglior ricetta antispreco rivolto a professionisti chef, futuri chef e chef di casa.

Sul piano dei Cittadini, categoria abbinata a Thinkabout No.W, sono in gara con i loro consigli antispreco Antonino Esposito e Sonia Mazzero insieme al Centro per i diritti del cittadino Sportello Codici, attivo in Emilia Romagna in materia di salute, sicurezza, legalità, giustizia, qualità dei prodotti e dei servizi, educazione al consumo. Le scuole, categoria sostenuta da Conad, sono osservatorio privilegiato per la promozione delle buone pratiche di sviluppo sostenibile. Quest’anno il Premio prevede un riconoscimento ex aequo alla Scuola dell’Infanzia Grazia Deledda di Bologna, Sezione Gialla, per il Laboratorio 'Mangiare correttamente rispettando l’ambiente' e all’Istituto Comprensivo Sandro Pertini di Voghera per il Laboratorio 'Mangiare correttamente rispettando l’ambiente'.

Per la categoria Mobilità sostenibile, in partnership con Gruppo Morini, sono in finale i prototipi 'Celerifero' ideati a emissione zero per la mobilità leggera urbana, per la micropulizia, per il trasporto merci, il trasporto persone e l'accompagnamento disabili. E il Comune di Parma con i progetti per la circolazione delle persone e dei beni che favoriscono concretamente l’uso della bicicletta.

Infine, per la categoria dell’Economia circolare, promossa in partnership con Conai, i tre finalisti sono Newpal Spa, il progetto di 'simbiosi industriale' che si dedica allo stampaggio, attraverso macchinari innovativi, di pallet di alta qualità realizzati in plastica riciclata; la ricercatrice Marina Derito per il suo studio sull’economia circolare dello scarto alimentare nella città di Palermo e in particolare nel Mercato di Ballarò; Citycircle, il progetto che mette in rete istituzioni e realtà accademiche del Friuli Venezia Giulia insieme a partners stranieri per promuovere l’innovazione e lo sviluppo economico tramite le opportunità offerte dall’economia circolare.

I vincitori saranno premiati il 26 novembre a Bologna, con cerimonia in streaming live.

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