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Le Iene, troupe liberata dai carabinieri

17 dicembre 2019 | 14.09
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Filippo Roma e l'operatore Fabrizio Arioli sono stati 'sequestrati' per diverse ore all'interno dell'ambasciata della Costa d'Avorio a Roma nel corso di un'inchiesta sulla tassa rifiuti non pagata. La denuncia di Arioli: "Sottratti telecamera, schede e microfoni"

(fonte leiene.mediaset.it)
(fonte leiene.mediaset.it)

''Dopo oltre due ore di attesa, durante le quali la sicurezza dell'ambasciata della Costa d'Avorio ha sequestrato telecamere e schede e trattenuto la 'Iena' (Filippo Roma ndr.) e il suo operatore, sono stati fatti entrare due carabinieri. Ora Filippo Roma e Fabrizio Arioli sono stati condotti in caserma, per chiarire i fatti. Mistero sul luogo in cui i due sono stati portati''. Lo comunica la redazione del 'Le Iene' sulla sua pagina, dopo che la troupe era stata 'sequestrata' per qualche ora mentre girava un servizio nell'ambasciata, che si trova in via Guglielmo Saliceto a Roma. Le Iene, già da ieri, stanno facendo il giro delle ambasciate per un'inchiesta sulla tassa rifiuti non pagata. ''Siamo stati sequestrati per 2 ore, per fortuna i carabinieri ci sono venuti a liberare'', le poche parole che Filippo Roma ha potuto dire a uno degli operatori che lo attendeva all’esterno dell’ambasciata.

"Filippo Roma e il suo operatore Fabrizio Arioli stavano cercando di intervistare l’ambasciatore della Costa d’Avorio in Italia, per chiedergli di un presunto mancato pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti. La sicurezza dell’ambasciata li trattiene all’interno, dopo aver sottratto telecamera, schede e microfoni", si legge sul sito delle Iene. "Ci hanno di fatto sequestrato all’interno dell’ambasciata della Costa d’Avorio in Italia, hanno fatto sparire telecamera, microfoni e schede e non ci fanno uscire da qui", raccontava Arioli, raggiunto al telefono mentre era rinchiuso nell'ambasciata da oltre due ore.

"Dopo avere visitato una mezza dozzina di rappresentanze diplomatiche, tra cui quella del Camerun, del Sudan e della Turchia, questa mattina - spiegava - eravamo venuti all’ambasciata della Costa d’Avorio nella speranza di poter incontrare l’ambasciatore. Pare che l’ambasciata di questo paese avesse regolarizzato la sua posizione debitoria, ma non abbiamo fatto in tempo a chiedere spiegazioni. A un certo punto infatti sono arrivati 4 o 5 uomini della sicurezza e ci hanno tolto tutto, spiegando che non potevamo filmare all’interno. Ma non avrebbero alcun potere, perché l’ambasciata è territorio ivoriano. E da qui, dopo averci sequestrato il materiale, non ci fanno uscire, ci stanno trattenendo".

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