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Sanremo

Le pagelle del fu Matia Bazar, quarta serata

07 febbraio 2020 | 23.55
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Le pagelle del fu Matia Bazar, quarta serata

Ecco le pagelle dell'esibizione dei 24 cantanti della sezione Big in gara nella quarta serata del festival di Sanremo 2020, redatte 'a caldo' in esclusiva per AdnKronos dall'ex tastierista dei Matia Bazar, Mauro Sabbione.

Paolo Jannacci: il brano è melodico a sufficienza per diventare una bella canzone della compilation di Sanremo. E Paolo ormai è sicuro sul palco anche se l'emozione non lo lascia mai. Sarà anche uguale a suo padre, ma dei tanti figli d'arte che conosciamo, resta il più 'distaccato' dalle orme paterne. Voto 6

Rancore: pensandoci bene è già un successo che cantanti rap come Rancore possano calcare il tempio del nazional popolare con i loro testi ermetici e quasi faticosi da seguire. Per me resta il migliore e sarebbe un grande segnale farlo arrivare piazzato. Testo superlativo. Voto 7.

Giordana Angi: abbiamo capito che Giordana ama molto Mia Martini, e che ne segue le orme narrative, le pettinature e le smorfie interpretative. Quello che manca sono gli autori che cucivano addosso alla Martini brani clamorosi, come Fossati. Voto 6

Francesco Gabbani: bellissima canzone, che corolla la capacità narrativa di questo originalissimo autore. Sarà ancora l'effetto del,'Occidentali's Karma di due anni fa. Francesco vincerà. E si merita il massimo dei voti. Voto 10.

Raphael Gualazzi: questo secondo passaggio, ad un'ora un po' più umana, farà piazzare sicuramente Gualazzi più in alto in classifica. Il brano è ottimamente radiofonico e coinvolgente. Voto 7

Pinguini Tattici Nucleari: al secondo ascolto la canzone è bella come la prima volta. I Pinguini sono anche Tattici e pure Nucleari. Sarà il tormentone della primavera, questo vuol dire piazzamento sicuro nei primi tre posti. Voto 9

Anastasio: insieme a Rancore e Caparezza sono gli alfieri del rap ermetico ma efficace. Il suo brano racconta molte cose, ma la narrativa scelta è propria del rock, quasi del punk. Ottimo groove ma non passa all'ascolto dei melodici. Voto 6

Elodie: canzone particolarissima, testo di Mahmoud. Elodie è molto brava ed elegantissima, quando è scesa dalle scale sembrava una dea arrivata dall'alto del pentagramma. Canzone dal groove internazionale che avrà una grande diffusione all'estero. Voto 7.

Riki: impianto classico della canzone sanremese. Riki come tutti i giovani, proiettato su questo palco se la cava meglio della prima serata. Forse il brano non resterà troppo nell'aere musicale. Mi ricorda molto il primo Raf. Voto 5.

Diodato: la sua canzone ha sicuramente il ritornello più armonico del festival. Cantata molto bene, avrà un ottimo piazzamento e forse qualche posizione in cima. Voto 8

Irene Grandi: in questa sua seconda apparizione, Irene, marca indelebilmente il territorio rock della sua appartenenza. Grande voce, e gli autori non hanno bisogno di credenziali. Ma c'è un ma, forse una voce più roca, come quella di un uomo, avrebbe dato più crescita emotiva al brano. La sua voce lega troppo la melodia, che tutto sommato non muove emotività. Voto 5

Achille Lauro: deve vincere il premio della stilosità per l'immagine, decisamente originale, e Gucci è garanzia assoluta. La canzone risulta assolutamente gradevole con un ritornello coinvolgente. Non capisco perché ci siano così tanti autori e compositori nel brano, ma questo è indifferente al risultato finale. Voto 6

Piero Pelù: è sicuramente il cantante rock più amato da parecchie generazioni in Italia. Mi ricordo che un giorno gli parlai della partecipazione a Sanremo, dicendogli che la canzone in gara deve avere un ritornello efficace, ripetitivo, che la gente possa cantare mentre fa altre cose, ripetendolo e cantandolo ancora. Detto fatto. Primi tre posti nel suo primo Sanremo. La sua bravura e la sua capacità danno credibilità alla musica italiana. Voto 9

Tosca: è un'opera, un melodramma. E siamo in Italia la patria del melodramma. Non consideriamola solo una cantante pop. La carriera di Tosca è molto ampia e senza confini, lo ha dimostrato nel bellissimo duetto etnico. A questo punto anche lei si gioca uno dei primi tre posti, se non la vittoria assoluta. Voto 10.

Michele Zarrillo: ottima canzone, tutto al posto giusto, anche il ponte finale, che molti altri compositori ormai ignorano. Trascinante nel ritmo. Piazzato di lusso. Voto 6

Junior Cally: anche questa volta lo hanno fatto cantare a notte fonda. le polemiche della vigilia lo hanno segnato. La canzone non è male ed ha un ritornello ipnotico. Se l'Italia domani dirà 'no no no grazie' sarò per merito suo. Voto 7.

Le Vibrazioni: dov'è, dov'è, dov'è, dov'è? Sono in corsa per un piazzamento di lusso, dipenderà molto dalle giurie. Voto 6.

Alberto Urso: la camminata nel pubblico gioiosa, se paga in termini di voti conquistati, vi assicuro che è un momento difficile per l'ascolto della propria voce. Alberto ha una potenza notevole, ai miei tempi si diceva di Claudo Villa che era un tenore mancato. Speriamo che Urso ritrovi una narrativa, crescendo, più ancorata al melodramma che al pop. Sei meno in vista, ma è un bel mestiere. Voto 6

Levante: convincente, bella canzone e grinta. Mi ricorda molto la prima Anna Oxa e le sue splendide canzoni. Bella e brava forse outsider rincalzo dei primi posti. Voto 7

Bugo e Morgan: il rispetto del pubblico e della mondovisione deve essere uno dei principi fondamentali della professionalità. Voto 3

Rita Pavone: la Pavone, tutto sommato risulta essere più rock di altre sue colleghe più giovani. Ma forse doveva riciclarsi un po' prima nell'implacabile 'resilienza' del tempo. Il pubblico gradisce, ma non prenderà voti utili alla classifica. Voto 6

Enrico Nigiotti: la sensazione musicale è quella di essere in una terra di mezzo, Pop fino al ritornello 'Baciami baciami baciami adesso. L'assolo finale alla Steve Vai c'entra come i cavoli a merenda. Voto 5

Elettra Lamborghini: meno male che siamo alle 2,00 di notte e i bambini sono a dormire. 24 canzoni e relativi cantanti, sono troppe e troppi. Ed alcuni sono veramente inutili ed imbarazzanti. Per partecipare a Sanremo non ci voglio decoltè stratosferici, ma almeno una voce decente. Voto 2

Marco Masini: e bravo il Maso, dopo la tremenda cover di ieri sera, sono di parte con la mia canzone Vacanze Romane. Si rilancia per i tour estivi, ed è sempre una grande presenza melodica al festival che ha già percorso da veterano e pure vinto. Voto 6.

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