cerca CERCA
Mercoledì 24 Aprile 2024
Aggiornato: 12:11
10 ultim'ora BREAKING NEWS

CAMBIAMENTO CLIMATICO

Le vecchie vigne della Rioja (Spagna) sfidano il cambiamento climatico

11 novembre 2022 | 11.09
LETTURA: 3 minuti

Il Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ha avvertito del rischio per l'Europa di "perdite nella produzione agricola a causa del caldo combinato, delle condizioni di siccità e del clima estremo". Se ne parlerà al vertice COP27 sul clima, che si terrà in Egitto dal 06 al 18 novembre.

Le vecchie vigne della Rioja (Spagna) sfidano il cambiamento climatico

Secondo un articolo pubblicato da Reuters, il Vine and Wine Research Institute, laboratorio finanziato con fondi pubblici e noto con l'acronimo spagnolo ICVV, sta studiando i genomi dei vitigni più comunemente usati nella regione vinicola spagnola della Rioja, produttrice di vino fin dal Medioevo. L'industria vale circa 1,5 miliardi di euro all'anno, rappresentando il 20% dell'economia della regione. Più di 500 cantine producono 350 milioni di bottiglie all'anno; alcune annate sono valutate fino a 5.000 euro a bottiglia.

I cambiamenti climatici stanno interessando dunque anche la Spagna (questa estate è stata la più calda dall'inizio dei record nel 1961, con temperature di 2,2 gradi Celsius sopra la media), il terzo produttore mondiale di vino dopo Italia e Francia e leader per export e superficie vitata. Il suo settore ha un valore di oltre 5 miliardi di euro (4,94 miliardi di dollari). In particolar modo la regione della Rioja che rappresenta il 21% della produzione spagnola. Secondo uno studio del geografo Raquel Aransay in Rioja, tra il 1950 e il 2018, le temperature minime sono aumentate in media di 0,9 °C e quelle massime di 0,7 °C. La vendemmia è andata avanti di 2,4 giorni per decennio e la gradazione alcolica dei vini è aumentata di 1,3 gradi per decennio nel 1992-2019, mentre la produzione negli ultimi quattro anni è stata al di sotto della media per minore piovosità e temperature più elevate, diminuendo del 5%-10% per il minor numero di uve idonee.

"Siamo molto preoccupati per il cambiamento climatico" , ha affermato Iñigo Torres, direttore del Grupo Rioja, associazione che rappresenta 60 aziende vinicole e che insieme rappresentano l'80% delle vendite. Torres ha osservato come la vendemmia di quest'anno sia iniziata con più di due settimane di anticipo rispetto alla media storica, alterando l'equilibrio ideale delle uve per la vinificazione. Secondo il direttore dell’ICVV, Jose Miguel Martinez Zapater, le temperature così elevate potrebbero addirittura far cessare la vinificazione in alcune parti della Spagna

Lo studio dell’ICVV e del ricercatore genetico Pablo Carbonell, parla di un cambiamento rispetto all'archetipo del genoma della vite locale, che indica un ciclo di maturazione più lungo, sempre più ambito dai viticoltori sia in Spagna e nel mondo. Evidenzierebbe inoltre come le viti di età superiore ai 35 anni abbiano il potenziale per affrontare meglio i cambiamenti climatici perché geneticamente diverse. L’attività di ricerca sistematica di Cornell rivela come l’indagine scientifica possa diventare un aspetto chiave nella produzione di vino.

La ricerca di Carbonell oggi si concentra su vitigni più resistenti ai cambiamenti climatici. “L'obiettivo finale del laboratorio – spiega Carbonell - è garantire che i viticoltori piantino vitigni specifici che si siano dimostrati "più adattabili ai cambiamenti climatici". Tra questi, le viti di età pari o superiore a 35 anni confermano di affrontare meglio i cambiamenti climatici”.

L’ICVV è l'unico laboratorio in Spagna e uno dei pochi al mondo a condurre analisi molecolari complete delle viti, ha affermato il direttore Jose Miguel Martinez Zapater. L'ICVV, che ha un budget annuale di 6 milioni di euro e circa 100 dipendenti, quest'anno ha iniziato a utilizzare il suo vigneto per produrre vino in via sperimentale, concludendo finora che le viti resistenti al clima producono ancora un buon vino, con le caratteristiche tipiche della Rioja. I campioni provengono da un vigneto vicino adibito a banca scientifica, dove dagli anni '80 sono state piantate barbatelle di vecchie viti anche fino a 100 anni. "La tecnica del risequenziamento dei genomi consente l'identificazione di specifiche mutazioni responsabili di malattie nelle popolazioni umane - ha affermato. - La stessa tecnologia viene applicata alle viti, ma stiamo cercando caratteristiche che possano adattare meglio le viti alle condizioni ambientali".

Allo stesso modo, altri gruppi di ricerca stanno cercando di recuperare vecchie varietà di uva con lunghi cicli di maturazione e studiando il risultato dell'incrocio di varietà.

Adnkronos - Vendemmie

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza