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Lecce, controlli in 15 aziende: scoperti 25 lavoratori irregolari

13 maggio 2014 | 19.48
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Lecce, controlli in 15 aziende: scoperti 25 lavoratori irregolari

Venticinque lavoratori impiegati in modo irregolare, dei quali 19 completamente 'in nero', sono stati scoperti dai carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro e da ispettori del lavoro della Direzione Territoriale del Lavoro di Lecce, che negli ultimi giorni hanno passato al setaccio una quindicina di aziende che operano nei piu' svariati settori produttivi: dall'allevamento all'agricoltura, dalle lavanderie industriali al settore turistico-alberghiero, dai pubblici esercizi all'edilizia.

Le zone interessate ai controlli sono state quelle dei comuni di Martano, Gallipoli, Soleto, Otranto, Matino e Lecce. Una situazione particolarmente grave' e' stata riscontrata in un'allevamento avicolo dove, su un totale di otto lavoratori occupati, ben cinque sono risultati completamente sconosciuti alla pubblica amministrazione e impiegati in condizioni ambientali molto dure, per una paga giornaliera di appena 25 euro. Non solo: gli stessi non erano mai stati sottoposti ad alcun controllo medico per accertarne l'idoneita' fisica alle particolari mansioni e non avevano ancora partecipato ai previsti corsi di formazione e informazione a cura del datore di lavoro.

Quest'ultimo non era in possesso della documentazione obbligatoria in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro (Documento di Valutazione dei Rischi ed altro). L'attivita' imprenditoriale dell'azienda e' stata sospesa per il superamento della soglia del 20% di lavoratori irregolari rispetto a quelli regolarmente occupati e per violazioni sulla prevenzione.

Nel corso di un controllo ad un complesso turistico in ristrutturazione, sono stati sorpresi altri sei lavoratori in nero, occupati da un'impresa edile in violazione delle norme sul diritto del lavoro, pare per accelerare i tempi di consegna dei lavori. Anche in questo caso il cantiere e' stato sospeso e sono state comminate sanzioni sia amministrative che penali, per numerose violazioni della normativa sul lavoro e del testo unico sulla sicurezza.

In un capannone dove operano alcune aziende specializzate nell'attivita' di lavanderia e stireria industriale, gli ispettori hanno identificato altri cinque lavoratori in nero sprovvisti di qualsiasi copertura previdenziale, assicurativa e sanitaria. Sessantotto sono stati gli illeciti amministrativi accertati, mentre ammontano a 107mila euro le sanzioni amministrative comminate, relative alla cosiddetta maxi sanzione per lavoro nero, all'irregolare tenuta del libro unico del lavoro, alla mancata consegna del contratto di lavoro e del tesserino di riconoscimento ed altre violazioni di legge, mentre i datori di lavoro sono stati segnalati alla competente Autorita' Giudiziaria per le infrazioni di carattere penale riguardanti la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Quattro sono in tutto le aziende nei confronti delle quali e' scattata la sospensione dell'attivita' imprenditoriale per impiego di lavoratori in nero in misura superiore al 20% di quello occupato, con un'ulteriore sanzione di 1.950 euro che ogni imprenditore ha dovuto gia' pagare per poter riprendere l'attivita'.

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