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Lecce: Rsa chiede conto a immigrato paralizzato, interviene Consolato Marocco

24 giugno 2014 | 13.45
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La Residenza sanitaria assistita attendeva queste somme dalla Regione, stando a degli impegni verbali ma di fatto mai formalizzate e quindi non erogate

Lecce: Rsa chiede conto a immigrato paralizzato, interviene Consolato Marocco

Ha deciso di intervenire il Consolato del Regno Unito del Marocco a Bari per la vicenda del marocchino Mohamed Mellah, 52 anni, residente ad Alessano (Lecce), paralizzato da dieci anni, a cui e' stato ingiunto un pagamento di 52.700 euro per una degenza di cinque anni, dal 2007 al 2012, nella Rsa del Consorzio San Raffaele. La Residenza sanitaria assistita attendeva queste somme dalla Regione, stando a degli impegni verbali ma di fatto mai formalizzate e quindi non erogate. Mohamed Mellah, conosciuto come Simone, e' paralizzato, senza possibilita' di muoversi e di parlare, a causa di un'intossicazione da monossido di carbonio sprigionato da una stufetta mentre dormiva.

Da quel momento e' iniziato un calvario per l'assistenza, con degenze presso ospedali, presso la Rsa e attualmente in un appartamento. I cittadini di Alessano e dei paesi vicini hanno fatto delle collette per consentire al fratello Said ed ai familiari di trasferirsi nel Salento per assistere ed accudire Simone. Il console Vincenzo Abbinante ha invitato il presidente della Regione Puglia, la direzione della Asl di Lecce, il sindaco di Alessano e la Rsa San Raffaele ad essere informato ed a garantire l'assistenza.

''Imprescindibile e' l'esigenza - spiega il console - di poter assicurare a tutti i soggetti presenti sul territorio ogni forma di tutela umana, assistenziale e sanitaria. Con stupore, il mio ufficio ha appreso della notizia relativa ad un cittadino marocchino citato in giudizio poiche' moroso nei confronti della Rsa di Alessano, di una ingente somma per delle cure prestate e non onorate, nonostante l'impegno preso dalla Regione Puglia nel reperire le risorse necessarie. E' doveroso, quindi, approfondire tale situazione e far chiarezza, valutando gli eventuali profili di responsabilita' dei soggetti che avrebbero dovuto tempestivamente adoperarsi''.

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