“Dai dati che abbiamo raccolto con l'Osservatorio nazionale CittàClima emerge un’intensificazione dei fenomeni meteorologici estremi con impatti rilevanti anche in Italia, ciò rende oggi non più rinviabile intervenire anche sul fronte dell’adattamento ad un clima che cambia, con l’obiettivo di salvare le persone e ridurre l’impatto economico, ambientale e sociale. L’Italia è ancora tra i pochi Paesi dell’Unione Europea a non disporre di un piano d’adattamento al clima e a continuare la rincorsa ai danni anziché puntare sulla prevenzione". Così Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente.
"Non c’è più tempo perdere - aggiunge Zanchini - è ora di intervenire come chiede da tempo l’Europa mettendo in campo interventi efficaci e radicali per contrastare la crisi climatica, come le buone pratiche che si stanno portando avanti in alcuni Comuni italiani, così come in Europa e nel resto del Mondo. Il Governo abbia il coraggio di mettere al centro del Piano nazionale ripresa e resilienza l’adattamento al clima di città e territori, individuando le aree prioritarie e prevedendo interventi strutturali che vadano in questa direzione facendo in modo che il 2021 possa essere per l’Italia l’anno della svolta per accelerare davvero la transizione ecologica del Paese".
"È ora il tempo delle scelte, prima che sia troppo tardi, non sprechiamo le risorse che l’Europa ci metterà a disposizione per uscire dalla crisi del Covid intervenendo anche rispetto alla più grande crisi climatica”, conclude.