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Legge elettorale, giovedì il testo alla Camera

08 maggio 2017 | 16.31
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"Prendiamo atto che, dopo la nostra apertura sulla legge elettorale, finalmente il Pd tramite Matteo Richetti concordi sul fatto che la nuova legge elettorale dovrà necessariamente garantire rappresentanza e governabilità al Paese". Il M5S "è disposto ad aprire ad un dialogo nel luogo deputato, la commissione Affari costituzionali". E' quanto affermano i deputati pentastellati, Danilo Toninelli e Andrea Cecconi.

La proposta avanzata è una "sintesi" tra la proposta di legge a prima firma Gian Mario Fragomeli del Pd e il Legalicum, ovvero l'Italicum rivisto dalla Consulta. "Il Pd dice di volere un correttivo maggioritario, ma ce ne sono tanti. Il problema è che non ci dicono qual è il loro preferito", spiega all'AdnKronos Cecconi, componente della commissione Affari Costituzionali di Montecitorio.

Secondo il pentastellato, la proposta di legge Fragomeli - che prevede un doppio turno, senza ballottaggio, a cui possono accedere tutti i partiti che superano la soglia del 20% al primo giro - "presenta degli spunti interessanti, ma bisogna parlarne, possibilmente in commissione".

"Noi abbiamo preso come riferimento la proposta Fragomeli, arrivata per ultima ma ora quelli del Pd devono dirci se che questa è la loro proposta o se rappresenta solo Fragomeli. Altrimenti di che parliamo?", aggiunge Cecconi.

Intanto il capogruppo del Pd Ettore Rosato fa sapere che, "nell'inerzia di tutti partiti che hanno detto solo no, giovedì arriverà senz'altro un testo, ce ne facciamo carico insieme al relatore. Si può trovare una maggioranza con chi ci sta, con chi ha voglia di fare sul serio".

Poche ore prima, a proposito della proposta Richetti, un esponente di primissimo piano del Movimento aveva detto: "Ci sembra buona. Se la strada è quella dell'impianto maggioritario con premio alla lista, noi ci siamo". In mattinata Richetti ha infatti aperto alla possibilità di un "terreno d'intesa" con i 5 Stelle a patto che "l'impostazione" della nuova legge elettorale, anche per le liste, "conservi un impianto maggioritario e che garantisca governabilità".

In casa M5S il Legalicum resta "la base di partenza", ha spiegato oggi Luigi Di Maio, ribadendo la necessità di "lasciare il premio alla lista e non alla coalizione che - ha sottolineato - è una ammucchiata che ha fatto cadere tutti i governi".

Per il dem Richetti, "se il vicepresidente della Camera Di Maio e il M5S fanno sul serio e sono pronti ad assumersi fino in fondo la responsabilità di una legge elettorale condivisa, allora è possibile costruire in tempi rapidi un terreno di intesa".

"L'importante - spiega - è che l'impostazione, anche per le liste, conservi un impianto maggioritario e che garantisca governabilità come chiesto dal segretario Renzi. Nessun ritorno a logiche da 'proporzionale' e restituzione di un risultato chiaro rispetto alle scelte dei cittadini. Su questo siamo pronti ad un lavoro responsabile e proficuo".

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