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Leggende Pokémon: Arceus, la recensione

02 febbraio 2022 | 22.20
LETTURA: 6 minuti

Game Freak rivoluziona una ricetta vecchia un quarto di secolo con il primo Pokémon open world

Leggende Pokémon: Arceus, la recensione

Con oltre 380 milioni di titoli venduti in 25 anni, il brand Pokémon è uno dei più importanti nel mondo dei videogiochi: un successo ottenuto grazie anche alla tradizione, visto che i videogiocatori sanno esattamente che cosa aspettarsi da ognuno degli episodi della serie principale. Il modo di raccogliere e far combattere i mostri tascabili è rimasto immutato nella sua radice, sebbene dai tempi del Game Boy molte cose siano cambiate e fin troppo spesso i fan abbiano chiesto a gran voce delle innovazioni sostanziali nella meccanica di gioco. Innovazioni che arrivano in modo massiccio con uno dei giochi più attesi di questo 2022, un nuovo episodio della serie principale di Game Freak che stupisce sin dai primissimi istanti. Leggende Pokémon: Arceus rende chiaro, appena si avvia il software su Switch, che quasi nulla sarà più come prima. Per la prima volta, ad esempio, un Pokémon non esce in due versioni contemporaneamente: questa volta il focus è solamente su una creatura leggendaria, l'Arceus del titolo, che non a caso nella mitologia dei mostri tascabili è colui che ha plasmato l'universo e tutto il creato.

Leggende Pokémon: Arceus è ambientato nell'antica regione di Sinnoh, quella che abbiamo visto in Pokémon Perla e Diamante. I tempi sono talmente remoti che la zona si chiama ancora Hisui. Il protagonista del gioco si ritrova su una spiaggia senza sapere perché sia capitato lì, e quello che si schiude davanti ai suoi occhi è un mondo dove esseri umani e Pokémon stanno ancora imparando a conoscersi. Sulla sua strada incontra il classico professore esperto di mostri, che gli rivela che la sua missione sarà quella di compilare la prima enciclopedia di Pokémon mai concepita, il famoso Pokédex. Tuttavia, la situazione non è così semplice: dallo squarcio nel cielo che si è aperto in seguito all'arrivo del ragazzo, sono scesi anche dei fulmini che hanno reso alcuni Pokémon inquieti. Sarà nostro compito affrontarli, catalogarli e ammansirli catturandoli tutti.

A pochi minuti dall'inizio del gioco, si scopre che la linearità dei precedenti titoli lascia spazio a un'esplorazione a mondo aperto: scelta la zona di caccia, è possibile muoversi liberamente nella regione. I Pokémon sono tutti già visibili e bisogna solamente scegliere con chi combattere o chi cercare di catturare senza farsi vedere. Ogni singola creatura può infatti reagire in modo differente alla nostra presenza, ad esempio scappando o attaccandoci. Per la prima volta i Pokémon possono essere ostili nei confronti degli esseri umani, e in alcuni casi attaccheranno direttamente e sarà necessario affrontarli in vere e proprie boss fight senza l'aiuto di un altro Pokémon. Anche il sistema di combattimento è stato completamente rivoluzionato: sempre a turni, avviene però senza interruzioni rispetto all'esplorazione ed è molto più dinamico e veloce. Inoltre, è possibile scegliere di rendere le mosse più aggressive o più veloci, adattando la propria strategia alla situazione. Anche il sistema di evoluzione dei Pokémon è stato rivoluzionato, visto che ora il giocatore ha più controllo sulla procedura, che non avviene più in automatico.

Poiché il mondo di gioco è effettivamente il più vasto mai visto nella serie, è stata enormemente ampliata la possibilità di cavalcare i Pokémon: ora ce ne sono cinque che ci permetteranno non solo di andare più veloci e solcare i mari, ma anche di volare, scalare le montagne e scavare nel terreno alla ricerca di tesori. Il crafting è un altro elemento diventato cruciale rispetto al passato: anche se è sempre possibile acquistare le sfere Poké nei negozi del gioco, ora c'è una componente fai da te piuttosto complessa che richiede di raccogliere tutti i materiali possibili durante l'esplorazione. In generale, Arceus incoraggia il viaggio in lungo e in largo per le terre di Hisui in diversi modi: per catturare Pokémon, per raccogliere oggetti, per soddisfare le quest secondarie e per sbloccare i collezionabili. Una vera e propria gioia per i completisti: se la conclusione della storia principale arriva dopo circa 25 ore di gioco, per completare il Pokédex e scoprire tutti i segreti possono volercene anche più di un centinaio.

Si potrebbe stare ore a spiegare per quale motivo questo gioco sia radicalmente diverso dal passato, ma l'elemento che risalta di più è il ritmo: Leggende Pokémon è un gioco veloce, dove tutto accade più rapidamente e dove è anche possibile andare incontro al game over se si gioca senza comprendere a fondo le meccaniche intrinseche della serie, quali tipi di Pokémon sono forti o deboli contro gli altri, e come è meglio organizzare le battute di caccia. Nulla di impossibile, la difficoltà rimane a un livello medio anche per i videogiocatori casuali e si può decidere di farsi aiutare quando un boss è troppo complesso da battere: ma in generale, questa ultima creazione di Game Freak è più un gioco sullo studio dei Pokémon che una sequela di lotte contro gli allenatori. Non a caso, di questi ultimi nel gioco non c'è traccia: al loro posto troviamo dei capitani che sovegliano i Pokémon regali, che a Hisui sono considerati alla stregua delle divinità, con buona parte della popolazione umana che ritiene i mostriciattolo tascabili "delle creature spaventose". Viene ripetuto più volte durante i dialoghi, che mai come in questo capitolo sono copiosi: Arceus è un gioco con una componente narrativa accesissima, che investe diversi sforzi per andare a fondo nella lore della serie.

Se il gameplay è fresco e il ritmo incalzante, il problema di Leggende Pokémon: Arceus risiede altrove: nella sua realizzazione tecnica. Impossibile trovare scuse per il livello bassissimo di alcune texture, per la conta dei poligoni sempre sotto le aspettative e per alcune scelte che a tratti fanno sembrare questo gioco indietro di due generazioni. Gli spazi vasti e inesplorati si svolgono a perdita d'occhio, ma i pop-up continui degli elementi a schermo e alcune terre desolatamente spoglie di Hisui rompono la magia e fanno sperare che Game Freak spremesse di più la potenza di Switch, che pure ha mostrato di saper creare scenari open world convincenti. Impossibile trovare scuse, dicevamo, ma facile scoprire come almeno questa mancanza di muscoli nel comparto visivo porti a tempi di caricamento ridotti all'osso, che contribuiscono a non spezzare il ritmo di cui sopra. Una consolazione, certo, anche se magra di fronte a un gioco che sarebbe potuto essere ancora più importante per la serie e per Switch.

Sia che siate appassionati di Pokémon, sia che torniate alla serie dopo anni, sia che siate in cerca di qualcosa di insolito da giocare sulla console Nintendo, Leggende Pokémon: Arceus è sicuramente da provare. Non fosse altro per aver ridato vita come non mai all'elemento chiave dei titoli Game Freak, il saper creare dipendenza e incollare il giocatore allo schermo. Questo titolo ha un'importanza cruciale nel reinventare una saga che da tempo aveva bisogno di un restyling dalle fondamenta. Arceus getta nuove basi per uno dei franchise che ha fatto la storia dei videogiochi: lungi dall'essere perfetto, riesce comunque a rompere i ponti col passato e a introdurre elementi che potranno essere affinati nelle prossime puntate. I confini del rassicurante mondo di Pikachu e compagni sono ormai abbattuti per sempre.

Formato: Switch Editore: Nintendo, The Pokémon Company Sviluppatore: Game Freak Voto: 8/10

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