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L.elettorale: Gasparri, basta giocare con Istituzioni, intervenga Napolitano

03 marzo 2014 | 18.06
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"Ma Napolitano, come garante delle istituzioni, può tacere di fronte al festival delle provocazioni in corso sulla legge elettorale? Ma si può giocare con le istituzioni?" Lo sottolinea Maurizio Gasparri, di Forza Italia, vicepresidente del Senato. "Dicono alcuni: si faccia la legge elettorale solo per la Camera. Ma poiché fin quando il Senato non viene abolito (la scelta migliore), o cambiato, esiste con le sue funzioni -prosegue l'esponente azzurro- e non può non avere una legge elettorale applicabile in caso di voto. Se la Camera dovesse avere la nuova legge e il Senato nulla, in che situazione ci troveremmo? Dicono i furbi: ma in quel caso per il Senato si vota con la legge che scaturisce dalla sentenza della Corte, proporzionale con preferenze. Peccato che quella legge non ci sia. Andrebbe comunque fatta''.

''Allora chi dice nuova legge per la Camera e nulla per il Senato sia coerente. Chieda che prima di ogni cosa si scrivano le regole per far eleggere il Senato, in caso di eventuali elezioni, per non lasciare il Paese privo di una legge elettorale. Sembra un rompicapo. Invece è l'essenza della democrazia. Poter in teoria votare in qualsiasi momento. Nessuno lo augura ma la regola applicabile subito ci deve essere. Vero Napolitano? Ci sono dei truffatori in giro. La legge ora monocamerale o a entrata in vigore futura e incerta non si può fare. Chi la vota attenta alla Costituzione. Se non si sceglie una via chiara -conclude Gasparri- solleverò con atti formali il caso nelle sedi competenti, come si suol dire. La prima è il Parlamento. Ma non è l'unica, come si è visto".

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