L’epatite A è una malattia acuta del fegato causata dal virus HAV. Nella maggior parte dei casi la malattia è dovuta al mancato rispetto di norme igieniche, con conseguente contaminazione fecale di cibi ed acqua: tra i possibili agenti patogeni contenuti nelle feci c'è infatti anche il virus HAV, responsabile di questa epatite.
Le cause più comuni di trasmissione sono quindi:
• scarsa igiene personale delle persone coinvolte nella preparazione di cibi e pasti;
• mangiare pesce crudo o poco cotto proveniente da acque inquinate da scolo fognario;
• non lavarsi le mani dopo aver cambiato un pannolino e portarle inavvertitamente alla bocca;
• rapporti sessuali non protetti;
• utilizzo di materiale già usato per iniettarsi droghe.
Dove è maggiormente diffusa l’epatite A?
L’epatite A è diffusa dove c’è scarsa igiene.
Quali sono i sintomi?
Il sintomo più frequente è l’astenia, cioè debolezza. Altri sintomi riferiti abitualmente sono: febbre, perdita di appetito, nausea, fatica, mal di testa, dolore muscolare, dolore addominale e ittero (cioè la comparsa di un colorito giallastro della cute e delle sclere oculari). I sintomi di solito spariscono spontaneamente in 2 mesi. Da notare che i bambini possono essere del tutto asintomatici. In genere la comparsa della malattia avviene in un periodo di tempo compreso tra le 2 e le 7 settimane dopo il contagio e la sintomatologia di solito è lieve.
Come si effettua la diagnosi di epatite A?
Attraverso un test del sangue. Se pensi di poter aver contratto l’epatite A dovresti eseguire una visita medica per un’accurata diagnosi. I sintomi dell’epatite A sono simili a quelli di altre malattie epatiche che possono essere potenzialmente gravi.
Come trattare l’HAV?
Di solito non si utilizzano medicinali per trattare l’epatite A in quanto, normalmente, i sintomi sono lievi e il sistema immunitario sconfigge il virus senza che vi sia bisogno di ricorrere a farmaci. A volte può comparire un leggero prurito diffuso su tutta la cute, che può però essere controllato con farmaci ad azione locale.
Le persone infette dall’epatite A dovrebbero però avere l'accortezza di ridurre l’attività quotidiana ed evitare sforzi fisici sia di tipo sportivo che lavorativo. Inoltre è opportuno seguire una dieta bilanciata abbondante di liquidi.
Va inoltre ricordato che durante l'epatite il fegato, in stato di sofferenza, non riesce a svolgere le sue funzioni in maniera ottimale pertanto potrebbe verificarsi unadifficoltà a metabolizzare i farmaci, magari utili per il trattamento di altre patologie preesistenti.
Qual è il miglior modo di prevenire l’epatite A?
Esiste la possibilità di vaccinarsi e questo vaccino conferisce un’immunità a lungo termine.