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L'indagine

L’Erasmus fa innamorare, è accaduto a un terzo degli studenti

25 gennaio 2016 | 17.14
LETTURA: 3 minuti

(Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Quasi un terzo di chi va in Erasmus dichiara di essersi innamorato durante l’esperienza. E dal 1987, anno in cui è nato questo programma, a oggi circa un milione di bambini sono nati da coppie che si sono formate mentre studiava in un altro Paese. Lo rivela uno studio dell’Università Niccolò Cusano, che aderisce a questo programma, per scoprire quale sia l’impatto sul piano personale, sociale e occupazionale dell'Erasmus.

Guarda l'Infografica

Secondo quanto illustrato nell’infografica, il programma di scambi universitari internazionale ha creato la prima generazione di europei e sta portando i cittadini del vecchio continente verso la formazione di una vera identità europea. L’identikit dello studente Erasmus è donna, studia alla facoltà di Economia, ha 22 anni e parte per un periodo di sei mesi avvalendosi di una borsa di studio del valore medio di 272 euro al mese.

In ordine di preferenza le mete più ambite dagli studenti italiani sono Spagna, Francia, Germania, Regno Unito e Portogallo, mentre l’Italia si posiziona al quinto posto nelle mete preferite dagli studenti stranieri. Dallo studio emerge che i giovani che effettuano un periodo di studio all’estero vivono un’esperienza di crescita personale: in particolare accrescono la capacità di risolvere problemi, l’apertura mentale, la capacità di prendere decisioni, la conoscenza di sé, la curiosità e la fiducia in se stessi.

Quanto all'impatto sul mercato del lavoro, questo progetto produce esiti positivi, complici il valore aggiunto apportato al curriculum vitae e soprattutto il bagaglio linguistico arricchito di chi è partito: il tasso di disoccupazione degli ex Erasmus dopo 5 anni dal conseguimento dalla laurea è del 23% inferiore rispetto al tasso di disoccupazione di coloro che hanno deciso di non partire. Inoltre, il 64% dei datori di lavoro afferma di essere propenso ad attribuire maggiori responsabilità al personale con esperienza internazionale rispetto a chi non ne ha.

Il progetto Erasmus, inoltre, allarga gli orizzonti degli studenti e la loro rete di relazioni. Il 93% degli studenti che hanno vissuto questa esperienza internazionale, infatti, afferma di voler vivere all’estero in futuro, contro il 73% di coloro che sono rimasti a studiare nel proprio Paese. Per di più, il numero degli studenti Erasmus che cambia Paese di residenza almeno una volta dopo la laurea è di due volte maggiore rispetto a quello di coloro che non hanno vissuto un’esperienza di mobilità durante gli studi.

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