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“L’esaltante emozione della fisicità”: l’avventura di Gloria di Parma, italiana al Crazy Horse

27 maggio 2014 | 14.39
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Dopo aver debuttato nello storico locale parigino due anni fa, la 30enne arriva in Italia con “Forever Crazy”, in programma al Teatro Nuovo di Milano dal 2 al 12 luglio: “Serve un carisma dirompente perché gli spettatori possano trovare in ognuna delle meravigliose ‘girls’ la donna dei sogni”

“L’esaltante emozione della fisicità”: l’avventura di Gloria di Parma, italiana al Crazy Horse

Regna sovrana sul “Crazy Horse”, il cabaret parigino ad alto tasso di sofisticato erotismo: è Gloria di Parma, bellezza mediterranea. L’unica italiana (classe 1983) nello storico locale di avenue George V, 30 anni dopo la leggenda di Rosa Fumetto si racconta all’AdnKronos (VIDEO).

Le ballerine - Gloria di Parma ha debuttato a Parigi il 5 aprile 2012 e tornerà in Italia con “Forever Crazy”, solo a Milano, dal 2 al 12 luglio al Teatro Nuovo, con corpi perfetti, vestiti quasi solo da proiezioni e luci. Nel locale fondato nel 1951 da Alain Bernardin, dove in passato hanno calcato le scene l’attrice Arielle Dombase, la star Dita von Teese, signora del burlesque, Pamela Anderson ma anche Clotilde Coureau, principessa di Savoia, Gloria si esibisce ormai da 2 anni.

Il corpo - “La ‘Gloria’ della mia città - scherza riferendosi alla sua Parma - ma anche del mio Paese. Così mi hanno soprannominata in Francia. Essere stata prescelta per far parte del “Crazy Horse” è per me motivo di grande orgoglio, ma anche di straordinaria responsabilità”. Intanto, spiega, “occorre un fisico che risponda a canoni estetici prestabiliti. Dall’anno di creazione, nel lontano 1951, nulla è cambiato, o quasi. Ma soprattutto quello che occorre è una personalità fortissima, un carisma dirompente, perché ogni spettatore possa trovare in un ognuna di queste meravigliose ‘girls’ la donna dei propri sogni”.

Dopo Caterina e Maria de’ Medici, la première dame Carla Bruni in Sarkozy, la superstar Monica Bellucci e l’étoile Eleonora Abbagnato, un’altra ‘italienne’ per i francesi. Come ci si sente, cosa si prova dalla ribalta del “Crazy Horse”? “Orgoglio, sicuramente - risponde lei - Anche perché questa esperienza ‘toute francaise’ è assolutamente eccitante, stimolante, galvanizzante”.

”Credo di aver trovato all’estero, dopo tanti anni di studio, quello che non ho trovato in Italia. Mi dispiace ma nel nostro Paese la cultura dello spettacolo non riesce a competere con la Francia e neanche con altri Paesi europei’’ dice. Non a caso la tappa milanese di luglio rappresenta la prima volta che uno spettacolo del “Crazy Horse” giunge nel nostro Paese.

Resistenza di ferro - “Chissà - scherza Gloria di Parma - forse aspettavano che arrivasse una ballerina italiana. Mi auguro che sia così. Sto vivendo un’esperienza indimenticabile. Non nascondo che il nostro lavoro sia molto faticoso, come l’attività di ogni ballerina. Servono una salute e una resistenza di ferro, una buona alimentazione, tanta attività fisica, ogni giorno. Ma Parigi è magica, una città che non smette mai di stupirti. Del resto non pensavo assolutamente di finire al “Crazy Horse”: ho studiato danza, scienze motorie. Quando decidi che il classico è la tua vita, non pensi mai a doverti esibire in topless davanti al pubblico’’.

“Non conoscevo nulla del “Crazy Horse”- confessa Gloria di Parma - ma dopo la prima volta mi sono innamorata di quelle creature sublimi, evanescenti, che si esibivano sul palco. Ho deciso che volevo far parte di quella compagnia, anche se, all’inizio, confesso, non mi sentivo all’altezza. Devo tutto ai miei maestri, ai loro insegnamenti. Mi sono presentata all’audizione ed è andata bene. Si è concretizzato un sogno al prezzo, lo ripeto, di un duro e estenuante training quotidiano, anche se madre natura con me è stata generosa”.

Lato B perfetto - “Per entrare al “Crazy horse” bisogna avere corpi statuari, o almeno questa è la leggenda, ma soprattutto - sottolinea - un lato B perfetto; poi saper comunicare con il proprio corpo, saper trasmettere emozioni forti perché ogni spettacolo è uno scambio straordinario di energia meravigliosa tra il pubblico seduto in platea e le interpreti sul palco”.

L’haute couture è solo un di più, inutile, al “Crazy Horse”, salvo che per un particolare: le protagoniste del più amato tra i cabaret parigini indossano infatti scarpe firmate Louboutin, amate da Christina Aguilera, Jennifer Lopez, Elisa Sednaoui, Victoria Beckam, la principessa Caroline de Hannover. A contare è altro: “L’aspetto estetico, l’esaltazione della fisicità, soprattutto quando si è in scena, è importante, fondamentale. Qualcosa - conclude l’‘italienne’ - che ti porti dentro anche nella vita di tutti i giorni”.

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