Per evitare gaffe e polemiche, le campagne pubblicitarie governative, come quella del fertility day o quella sul referendum costituzionale, si dovrebbero affidare alla Rai. E' la proposta di Davide Ciliberti, spin doctor e fondatore della società Purple & Noise Pr. Per l'esperto di comunicazione "si eviterebbe così un fai-da-te dove ministri e dirigenti si debbano improvvisare direttori creativi".
"Considerati i recenti disastri a livello di comunicazione ad opera di ministeri perché non affidare ad una centrale comune il coordinamento, lo sviluppo e d eventualmente anche la declinazione delle campagne di sensibilizzazione, comunicazione, pubblicità e quant’altro?", si domanda il comunicatore, che ricorda la recente campagna del "fertility day, come uno dei più grandi 'bagni di sangue mediatici' degli ultimi anni, ma anche il caso dello spot Boschi sul referendum".
"Il governo - sottolinea Ciliberti - dovrebbe comunicare secondo stile, approccio e linee guida comuni, la cosidetta 'immagine coordinata'. Ma anche tempistiche pianificate in modo che una campagna non cannibalizzi l’altra".
"Secondo me – prosegue Ciliberti - questa regia creativa potrebbe essere serenamente affidata alla Rai, struttura che senza alcun dubbio contiene bravi esperti di comunicazione, registi, autori, produttori, video-maker, copywriter, giornalisti, nonché mezzi, capacità, tecnologia e strumenti di primo piano".
Per Ciliberti "oltre ad un’ottimizzazione dei costi, il governo i vari ministeri beneficerebbero di un prodotto di qualità, ma soprattutto di un messaggio efficace volto ad ottenere gli effetti di comunicazione o sensibilizzazione desiderati. Tutto sommato la televisione, almeno in Italia, è ancora il media pubblicitario più impattante".