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L'esperto: "Manovra anti-soffocamento sbagliata può uccidere"

22 dicembre 2018 | 15.28
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(Fotogramma)
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Una manovra anti-soffocamento fatta male, o nel momento sbagliato, può trasformarsi da intervento salvavita a pratica dannosa e potenzialmente fatale. L'avvertimento arriva da Antonino Reale, responsabile di Pediatria dell'emergenza all'ospedale Bambino Gesù di Roma, dopo il caso di Matilde, 5 anni, uccisa da un boccone mentre mangiava una sfoglia col würstel in auto insieme ai genitori nella Capitale. "La piccola è stata purtroppo molto sfortunata - commenta l'esperto all'AdnKronos Salute - anche perché normalmente l'età più critica va da uno a 3 anni".

Ogni anno in Italia 50 bimbi muoiono soffocati

In linea generale, spiega il pediatra, "alle famiglie va detto che la prevenzione è fondamentale". E per prevenzione si intende "imparare a conoscere i giocattoli e gli alimenti più a rischio di inalazione, prestando attenzione anche quando il bambino ha superato la fascia 1-3 anni". Se poi nonostante le opportune precauzioni qualcosa va di traverso, "è necessario precisare che le manovre di disostruzione non vanno mai praticate quando il bimbo respira ancora - raccomanda lo specialista - perché in questo caso si corre il pericolo di spingere il corpo estraneo in una posizione ancora più rischiosa. Se il bambino riesce a piangere, a lamentarsi, significa che l'aria passa e allora bisogna semplicemente metterlo in una posizione comoda, cercare di tranquillizzarlo e invitarlo a tossire". Se l'espulsione non avviene "lo si porta al Pronto soccorso, dove verranno fatti gli esami del caso e si potrà intervenire nel modo migliore".

Ci sono invece altri casi in cui le opportune manovre anti-soffocamento possono fare la differenza tra la vita e la morte. "Per metterle in atto nel modo giusto bisogna innanzitutto seguire un corso - precisa Reale - e poi capire che vanno praticate come ultima spiaggia. Ciò significa che vanno fatte solo quando l'ostruzione respiratoria è completa e il bambino, se non si interviene immediatamente, rischia in pochi minuti il danno cerebrale. Se il piccolo non riesce a respirare, a piangere o a parlare, se diventa cianotico con colorazione blu intorno alle labbra, allora è necessario chiamare i soccorsi e nell'attesa eseguire le manovre".

Come fare? Ecco le istruzioni fornite dagli esperti del Bambino Gesù, che "sono diverse - puntualizza il pediatra - se il bimbo ha meno di un anno o se ha superato l'anno di vita".

LE MANOVRE DI DISOSTRUZIONE PER IL LATTANTE (FINO A UN ANNO DI VITA). Porre il paziente in posizione prona sull'avambraccio del soccorritore, in modo da creare un piano rigido; mantenere la testa in leggera estensione e più in basso rispetto al tronco; appoggiare l'avambraccio sulla coscia; applicare 5 vigorosi colpi in sede interscapolare. Quindi posizionare il paziente in posizione supina su un piano rigido, come descritto per le pacche dorsali; cercare il punto di repere (terzo medio inferiore dello sterno); eseguire 5 vigorose compressioni toraciche con la frequenza di circa una ogni 3 secondi. Le due manovre andranno alternate fino alla risoluzione dell'ostruzione completa o fino a quando il lattante non diventa incosciente.

MANOVRE DI DISOSTRUZIONE PER IL BAMBINO (DA UN ANNO DI VITA ALL'ETÀ ADULTA): MANOVRA DI HEIMLICH. Viene effettuata con il paziente in piedi o seduto. Porsi alle spalle del paziente e abbracciarlo alla vita; con il pollice e l'indice della mano comporre una C che colleghi il punto inferiore dello sterno (apofisi xifoidea) all'ombelico; all'interno della C porre l'altra mano a pugno con il pollice all'interno; eseguire compressioni vigorose che abbiano una direzione in senso antero-posteriore e caudo-craniale (dal basso verso l'alto). La manovra di Heimlich andrà continuata fino alla risoluzione dell'ostruzione completa o fino a quando il paziente diventa incosciente.

SE IL PAZIENTE DIVENTA INCOSCIENTE. Chiamare il soccorso avanzato 112/118; posizionare il paziente supino su un piano rigido; effettuare la rianimazione cardiopolmonare di base.

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