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Lega: l'esperto, 'inchiesta credibile, Usa preoccupati da rapporti con Mosca'/Adnkronos

12 luglio 2019 | 15.46
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Santi (Eurasia Group): "Inchiesta credibile, Italia come percepita come alleato meno affidabile"

Federico Santi - (dal sito di Eurasia Group)
Federico Santi - (dal sito di Eurasia Group)

L'inchiesta di Buzzfeed sui presunti finanziamenti russi alla Lega è "credibile", gli Stati Uniti restano "preoccupati" per i rapporti di Matteo Salvini con Mosca nonostante il viaggio a Washington del mese scorso e potrebbe esserci un nesso tra la visita di Vladimir Putin a Roma una settimana fa e la pubblicazione dell'audio sul sito americano. E' quanto sostiene, parlando con l'Adnkronos, Federico Santi, esperto di Europa dell'Eurasia Group, il think tank americano fondato e presieduto da Ian Bremmer.

"Può essere che un nesso con la visita di Putin ci sia, anche se non ci sono elementi concreti per sostenerlo - afferma Santi, in un riferimento al timing della pubblicazione dell'articolo - E’ interessante il fatto che Putin abbia usato la visita per rimarcare il desiderio russo di una distensione con l’Occidente".

L'esperto di politica internazionale ed economia ritiene poi che a Washington si guardi ancora con preoccupazione alla simpatia di Salvini per Mosca. "Gli stretti rapporti tra la Lega e ambienti del governo russo e Russia Unita sono ben noti. L’Italia - osserva - è da tempo percepita come un alleato meno affidabile tanto dall’amministrazione americana quanto dai partner europei, in virtù del rapporto privilegiato con la Russia ma anche dei rapporti sempre più stretti con la Cina".

Non a caso, secondo Santi, "la visita a Washington di Salvini era intesa in primo luogo ad accreditarsi presso l’amministrazione americana ma anche a rassicurare la Casa Bianca riguardo alla storica vicinanza della Lega a Mosca. La presa di distanze (a parole) della Lega dalla decisione del governo, primo fra le maggiori economie occidentali, di aderire alla Belt and Road Initiative credo vada vista nella stessa ottica. Sono un tentativo di rassicurare gli Stati Uniti, che restano comunque il partner strategico e uno dei partner economici più cruciali per l’Italia, probabilmente in vista di un governo a guida leghista in un futuro non troppo lontano".

L'esperto di Eurasia Group ritiene poi assolutamente "credibile" l'inchiesta di Buzzfeed: "La professionalità e indipendenza della testata e degli autori sono ampiamente riconosciuti negli Stati Uniti e nel Regno Unito, non penso avrebbero pubblicato un’inchiesta di tale rilievo da fonti non credibili. L’audio stesso risulta credibile. La presenza di Gianluca Savoini al Metropol quel giorno è comprovata, confermata da lui stesso che peraltro non nega che la riunione sia avvenuta. E’ sconosciuta l’identità delle controparti russe (e dei due altri italiani presenti), ma fanno ripetuti riferimenti agli incontri di quei giorni (nel contesto della visita di Salvini a Mosca), e alludono esplicitamente al vice-premier russo (probabilmente Dmitry Kozak, responsabile della politica energetica) e a Vladimir Pligin, un membro influente del partito di governo".

"Nonostante non ci siano prove concrete che l’operazione sia effettivamente avvenuta, la registrazione mostra chiaramente che il negoziato portato avanti personalmente da Savoini, ampiamente riconosciuto come tramite tra la Lega e il governo russo, aveva raggiunto uno stadio avanzato, arrivando a definire i dettagli delle forniture, le modalità, e addirittura una percentuale come compenso per i russi coinvolti", conclude Santi.

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