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Mo: Shaath, nessun dubbio che Israele è responsabile morte Arafat

11 novembre 2014 | 14.26
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"Non abbiamo dubbi, Israele è responsabile della morte" dell'ex presidente palestinese Yasser Arafat, del quale si celebra oggi il 10mo anniversario dalla scomparsa.

Mo: Shaath, nessun dubbio che Israele è responsabile morte Arafat

"Non abbiamo dubbi, Israele è responsabile della morte" dell'ex presidente palestinese Yasser Arafat, del quale si celebra oggi il decimo anniversario della scomparsa. E' quanto dichiara ad Aki-Adnkronos International Nabil Shaath, esponente del comitato centrale di al-Fatah, che rivela che "i medici francesi dell'ospedale militare di Percy mi hanno confermato che Arafat non è morto per un virus o per un tumore, ma a causa di una sostanza estranea che non sono riusciti a riconoscere".

Quel che ha ucciso l'ex leader palestinese "è un veleno di cui non sanno nulla, poiché non corrisponde a nessuno dei campioni di veleno che loro possiedono", aggiunge Shaath, che si domanda come possa Israele "negare di averlo ucciso, dal momento che è stato loro prigioniero per tre anni e che tutto, cibo, bevande e medicine, gli arrivava tramite loro". In tal senso, "non è difficile immaginare la loro responsabilità nel suo decesso", precisa.

L'esponente di al-Fatah rivela poi che Arafat aveva chiesto all'ex presidente Usa Bill Clinton di partecipare al suo funerale, richiesta formulata nel 2000 durante il vertice di Camp David, "quando Clinton cominciò a fargli pressioni affinché accettasse l'inaccettabile". Shaath ricorda Arafat come "una personalità non comune, è molto difficile trovarne una uguale".

L'ex leader palestinese "cercava con tutto se stesso l'unità nazionale. Quando ce ne andammo da Beirut - conclude - lavorò cinque anni per riuscire a formare un Consiglio nazionale palestinese che includesse tutte le fazioni e tutti gli orientamenti".

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