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VINIMILO

L’Etna Bianco Superiore DOC torna protagonista a ViniMilo

29 agosto 2022 | 11.45
LETTURA: 4 minuti

Al via, dal 29 agosto all’11 settembre, la 42^ edizione della festa etnea pre-vendemmia. Il Sindaco Cosentino: “ViniMilo occasione di confronto e crescita per tutta la filiera del vino”

Foto: Melamedia<br eom-tag-name= " />
Foto: Melamedia

Sono i numeri forniti dal Consorzio Etna Doc a incoraggiare gli organizzatori della 42^edizione di ViniMilo, storico evento organizzato dal Comune di Milo con il sostegno degli Assessorati regionali dell’Agricoltura e del Turismo con la collaborazione della Pro Loco, a celebrare la cultura vinicola dell’Etna raccontando con forza la crescita del territorio e il suo celebre vino, l’Etna Bianco Superiore DOC. Nel 2021 sono stati imbottigliati 446 ettolitri di Etna Bianco Superiore (EBS) Doc, produzione da uve Carricante, circoscritta dal disciplinare del 1968 proprio all’area di Milo. Più del doppio dell’anno precedente, quando ci si fermò a 220 hl (+102,7%).

Ed è proprio un convegno sull’EBS Doc ad aprire lunedì 29 agosto la ViniMilo 2022 che, dopo due anni di pausa per la pandemia, torna a Milo. “Con l’edizione 2022 - spiega il sindaco di Milo, Alfio Cosentino - a ViniMilo torna nei due weekend in piazza Belvedere l’Isola del Gusto con i prodotti tipici da tutta la regione, i presidi Slow Food, bio, km zero e lo street food siciliano da abbinare alla ricca carta dei vini del banco assaggia cura della Strada del Vino e del Consorzio Etna Doc. Oltre 150 etichette dell’Etna (bianchi rossi, rosati e spumanti), una sezione “dedicata” ai bianchi di Milo e quest’anno anche alcune produzioni siciliane di eccellenza scelte fra i soci di Assovini Sicilia. Parleremo di enoturismo e ci confronteremo con tutte le realtà del territorio, i sommelier e le associazioni”.

Diciotto tra storici e nuovi produttori del territorio, tra grandi e piccoli, fioriti negli ultimi cinque anni con il nuovo corso della viticoltura sull’Etna, tutti con l’orgoglio di indicare nome e cognome del produttore; oltre 150 etichette dell’Etna in degustazione, una sezione “dedicata” ai bianchi di Milo e anche alcune produzioni siciliane di eccellenza scelte fra i soci di Assovini Sicilia.

Si comincia il 29 agosto dall’Etna Bianco Superiore, quindi, con un viaggio ideale condotto dal giornalista Turi Caggegi nelle contrade di montagna che a Milo (700 mt slm) si spalancano al sole e respirano nottetempo la brezza di mare. Alla scoperta delle numerose espressioni di un vino d’eccellenza saranno Salvo Foti (enologo e produttore), il vulcanologo Stefano Branca (direttore INGV di Catania), il botanico Pietro Minissale (Docente UNICT), Seby Costanzo (vicepresidente del Consorzio Etna DOC), il sommelier Vittorio Cardaci e le cantine Barone di Villagrande, Benanti Viticoltori, I Vigneri di Salvo Foti, Tenute di Nuna, Eredi Di Maio, Curtaz Eredi di Maio, Cantine Iuppa, Cantina Maugeri, Gaetano Russo Bianco di Cava, Azienda agricola Alfio Cosentino, Azienda agricola A Massara, Tre. mi. la. di Gloria di Paola, Cantine Edomè di Paola Cianci, Pietradolce di Mario Faro, Cantine di Nessuno, Cantina Calcagno, I Custodi delle vigne dell'Etna, Sive Natura di Giuseppe Paoli, insieme per parlare di enoturismo e confrontarsi con tutte le realtà del territorio, i sommelier e le associazioni.

Marco Nicolosi, Barone di Villagrande, commenta così: “ViniMilo è una manifestazione davvero longeva che oggi ha ritrovato il suo spirito fondante, quello del confronto con altri territori italiani e non solo. È proprio dal confronto che si riesce a costruire uno sviluppo del territorio, cogliendo cosa funziona meglio altrove e perché, per poi riproporlo nella nostra realtà. Milo è un comune piccolissimo - meno di mille persone - ma con un fermento vitivinicolo enologico importante, tant’è che ViniMilo è tra le manifestazioni più rilevanti sull’Etna anche da un punto di vista mediatico, grazie al coinvolgimento di stampa e operatori di settore. C’è ancora tanto da fare. Il versante Est è cresciuto più lentamente rispetto alla zona Nord, ma devo dire che l’Etna è tutto fantastico. Oggi la scoperta da parte del grande pubblico internazionale dell’Etna Bianco Superiore DOC richiama le attenzioni sul nostro areale; un territorio che ha sempre fatto vino, ma soprattutto ha sempre fatto grandi bianchi con la varietà indigena Carricante, capace di lungo invecchiamento, di grazia, eleganza e complessità”.

Da Capo Lilibeo all’Etna, lungo l’asse longitudinale che idealmente attraversa l’isola, Milo ospiterà il racconto della storia del Marsala con quattro grandi produttori: Florio, Pellegrino, De Bartoli e Barraco (8/9); e poi storie di viticoltura italiana con un confronto fra i territori dell’Etna e della Sardegna e la presenza del sindaco di Atzara (9/9); mentre l’Irvo (Istituto Regionale del Vino e dell’Olio) condurrà un incontro dedicato ai vini sperimentali, quelli prodotti da vitigni “minori” testimoni di biodiversità.
 
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