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L'étoile Susanna Salvi: ''Per raccontare Carla Fracci servirebbe una 'Downton Abbey' della danza"

25 ottobre 2021 | 16.52
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Carla Fracci al Teatro dell’Opera di Roma accanto alla direttrice della Scuola Paola Jorio e all’étoile Susanna Salvi
Carla Fracci al Teatro dell’Opera di Roma accanto alla direttrice della Scuola Paola Jorio e all’étoile Susanna Salvi

"Quando seppe che avrei dovuto 'interpretarla' in tv mi chiamò subito per darmi dei consigli. Mi disse che era molto contenta. Carla Fracci era così. Esempio infinito di dedizione e generosità. Non sarà facile raccontare la sua vita in un fiction di poche ore. Ci vorrebbe una Downton Abbey della danza". E' quanto ha dichiarato all'Adnkronos l'étoile del Teatro dell'Opera di Roma Susanna Salvi. Sarà la controfigura di Alessandra Mastronardi nel film tv, diretto da Emanuele Imbucci, in onda a dicembre su Rai1 dedicato alla grande divina della danza, 'Carla', in programma anche al cinema dall'8 al 10 novembre.

"Carla Fracci mi ha guidato nella professione da quando, bambina, entrai alla Scuola del Teatro dell'Opera di Roma diretta da Paolo Jorio, ho lavorato con lei per 13 anni, la mia porta d'accesso verso la professione - ha aggiunto Salvi - Ricordo che fu lei a condurmi per mano dall'allora sovrintendente per farmi anticipare il primo contratto all'interno della compagnia. Sarebbe stato il mio debutto nel 'Lago dei cigni'. Ricordo la sua umanità, l'attenzione ai dettagli, ai particolari durante le prove e in scena. Desiderava che tutto fosse perfetto o almeno perfettibile".

"E poi la signora Fracci - ha ricordato ancora l'étoile del Teatro dell'Opera di Roma- era per tutti noi un grande esempio. Puntualissima, tutti i giorni, per la sua sbarra e la lezione quotidiana. Donna di infinito carisma, emanava un'aurea speciale, una luce particolare. Anche come interprete è stata un'artista unica. Forse le sue doti fisiche non erano paragonabili, per esempio, alle star russe di oggi, ma dal busto in su era irraggiungibile. Le braccia, la testa, l'épaulement... Carla Fracci era veramente speciale".

Susanna Salvi danzerà ne 'Le spectre de la Rose', estratti dallo Schiaccianoci, dalla Strada di Mario Pistoni, il balletto liberamente ispirato al capolavoro di Fellini interpretato da Giulietta Masina, rimontati per l'occasione da Paul Chalmer. E sui rapporti con il suo doppio- Alessandra Mastronardi, Susanna Salvi ha confessato "di aver lavorato in straordinaria armonia per oltre 2 mesi. Ci siamo sostenute e consigliate reciprocamente. In alcuni momenti Alessandra ricordava la signora Fracci, il suo profilo, il collo lungo. Forse anche il modo come era truccata, pettinata. Semplicemente commovente".

Accanto a Susanna Salvi, due allieve provenienti dalla Scuola del Balletto di Roma, diretta da Paola Jorio, Eleonora Teodori e Livia Serafini, per interpretare rispettivamente Carla Fracci bambina e e la sua migliore amica. Paola Jorio ha seguito le prove ed è stata in contatto, fino a pochi giorni prima della scomparsa, con Carla Fracci. "Abbiamo lavorato insieme al Teatro dell'Opera di Roma per 10 anni - ha ricordato Paola Jorio - Donna sensibile, di profonda umanità, empatica, sempre così vicina alla persone. Non era quel mito distante, irraggiungibile, lontano. Parlavamo della fiction che la Rai le avrebbe dedicato. 'Vedremo... Chissà, mi diceva. D'altronde... è sempre meglio che si faccia qualcosa, piuttosto che negare una possibilità a qualsiasi progetto, ha concluso".

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