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Lettera a Renzi, ira social sul Molleggiato

09 aprile 2018 | 15.40
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"Quando interviene Celentano ci offre una guida, nel senso che per far bene bisogna fare il contrario di quello che dice". Malumore per la lettera del Molleggiato a Matteo Renzi. E i social si scatenano, attaccando il cantante al grido di "canta che ti passa". Battute, frecciatine, ma anche qualche insulto invadono Twitter: a Celentano proprio non si perdona "l'ingerenza in stile Vaticano" nei recenti fatti della politica italiana.

A colpire duro non sono solo i sostenitori del segretario Pd. L'ira è trasversale, con i 'renziani' a ribadire l'ormai famoso "senza di me" e gli elettori Cinquestelle inferociti col cantante, reo di spingere per una soluzione per nulla condivisa nel popolo M5S. Renzi, insomma, non lo vogliono, e Celentano "che dispensa lezioni di politica se ne faccia una ragione: mai alleati con il capo dei Pidioti".

"Celentano è stato tutto, democristiano, comunista, renziano, ora grillista...affidabilissimo", sentenziano gli utenti contro il cantante che "vive nel lusso, fuori dal mondo e vuole pure farci la morale", "un personaggio da sempre imbarazzante", sostengono, un "convertito" insieme a "Mannoia, Buy, Parietti sulla strada del M5S", la cui "rozzezza del ragionamento è degna della superficialità di queste giornate politiche e dei loro protagonisti".

Celentano che "è sempre stato famoso per i suoi silenzi" e che "quando parla (o scrive) si capisce facilmente il perché", uno insomma fra i tanti nuovi "opinionisti al capezzale del moribondo movimento che vorrebbe cambiare il mondo", che parla di "religiosa umiltà senza sapere dove sia di casa", "che chiede di guarire l'Italia con le solite trite parole vuote e banali", che "parla di politica come mia nonna parla di smartphone, cioè senza capirci un cazzo". "Avanti il prossimo, chi manca ancora? Masha e Orso hanno parlato?", si chiedono, mentre c'è chi lancia un contrappello sulla falsa riga del cantante: "Faccio mio l'appello di Celentano: ora Renzi rappresenta se stesso, quello che conta - dice Leonilde - è la volontà degli elettori del Pd. Prendiamo la bicicletta e andiamo noi da Di Maio a dirgli chiaro e tondo #senzadime".

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