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Lettera di Cristoforo Colombo recuperata dai Carabinieri, era nella Biblioteca del Congresso Usa /Video

18 maggio 2016 | 14.43
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Lettera di Cristoforo Colombo recuperata dai Carabinieri, era nella Biblioteca del Congresso Usa /Video

Si trovava nella Biblioteca del Congresso Usa la lettera che Cristoforo Colombo aveva scritto ai Reali di Spagna, Ferdinando e Isabella, annunciando la scoperta del Nuovo Mondo. Il documento era stato trafugato dalla Biblioteca Riccardiana di Firenze e acquistato dalla Biblioteca del Congresso in una casa d'aste per 400mila dollari. Valore sottostimato, secondo i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio culturale che l'hanno recuperata, che stabiliscono il suo valore in un milione di euro. Lo straordinario documento, 'Epistola…. de Insulis Indie…. nuper inventis…', era stato stampato a Roma da Stephan Plannck nel 1493.

Adesso la lettera è tornata in Italia grazie alla collaborazione tra forze dell'ordine italiane e americane, al termine di una lunga indagine i cui risultati sono stati presentati oggi dal generale Mariano Mossa, comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, alla presenza del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, e dell'ambasciatore Usa, John R, Phillips.

Tutto ha inizio nel 2012, in seguito alla denuncia pervenuta ai Carabinieri dall’allora direttore della Biblioteca Nazionale di Roma per il furto di alcuni volumi antichi di notevole pregio ed interesse storico-archivistico. Una denuncia che diede il via alle indagini coordinate da Tiziana Cugini della Procura della Repubblica di Roma.

Nel corso delle attività, viene sequestrata dai Carabinieri l’esemplare della lettera di Colombo datata 1493, ritenuta falsa, relativa all’annuncio della scoperta del Nuovo Mondo ai grandi della Terra e custodita nella Biblioteca Nazionale di Roma. L’attività investigativa, caratterizzata dal profilo di internazionalità, è stata portata avanti dai Carabinieri Tpc grazie alla loro straordinaria conoscenza dei meccanismi illeciti nel traffico di beni librari acquisita negli anni, nonché della rielaborazione ed analisi di molteplici dati investigativi emersi in numerose indagini (ultima delle quali quella tesa ad individuare i traffici illeciti esteri di Massimo De Caro, ex direttore della Biblioteca dei Girolamini di Napoli.

E infatti, in seguito a specifiche richieste avanzate dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio, l’Homeland Security Investigation (HSI) di Wilmington, negli Stati Uniti, ha inviato in Italia una nota relativa alla presunta presenza, in territorio statunitense, di edizioni della lettera di Colombo, datata 1493, ritenute false. Nel dettaglio, l’HSI ipotizzava che la lettera di Cristoforo Colombo, conservata proprio presso la Biblioteca Nazionale di Roma, fosse stata sostituita con un falso.

Dalle stesse indagini inoltre, emergeva che un’ulteriore versione della lettera di Colombo, datata 1493 e custodita presso la Biblioteca Riccardiana di Firenze, era un falso realizzato attraverso riproduzioni fotografiche moderne, stampate su carta antica, ma non corretta per quelle edizioni. In seguito alle ulteriori indagini svolte in relazione all’accertamento dell’autenticità della lettera di Colombo custodita presso la Biblioteca fiorentina, i Carabinieri hanno sequestrato anche quest’ultimo documento.

Gli accertamenti tecnici, condotti dal RACIS (Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche), hanno accertato la falsità delle due lettere sequestrate, quella della Biblioteca Riccardiana e quella della Biblioteca Nazionale di Roma. Ulteriori elementi di valutazione su entrambi i documenti erano stati forniti dal professor Paul Needham, curatore della Sezione libri antichi e manoscritti della Biblioteca dell’Università di Princeton, negli Usa.

La prosecuzione delle indagini, arricchite da numerosi accertamenti tecnici e dalla mole di documentazione acquisita, e grazie alla straordinaria cooperazione internazionale con l'HSI, hanno alla fine consentito di individuare l’esemplare autentico della lettera di Colombo, rubato dalla Biblioteca Riccardiana di Firenze, in quello acquistato dalla Biblioteca del Congresso di Washington. La vicenda si è conclusa, quindi, qualche settimana fa con la restituzione da parte degli Stati Uniti d'America della lettera di Colombo.

"Il recupero di questo prezioso documento – ha affermato il ministro Franceschini - avvenuto grazie alla preziosa opera dei carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, è il segno della intensa e solida amicizia e collaborazione tra Italia e Stati Uniti. Ora l’incunabolo ritornerà nella Biblioteca Riccardiana di Firenze, dove sarà a disposizione degli studiosi".

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