(Aki) - Dal marzo del 2011, quando in Siria sono esplose inedite proteste antigovernative sfociate in un sanguinoso conflitto, il Libano ha accolto oltre un milione di rifugiati siriani. Per mesi, sottolinea il Nyt, l'Isil ha minacciato di espandere la sua campagna in Libano e molti libanesi temono che il gruppo possa mettere in pericolo la relativa calma che regna nel Paese dei Cedri.
Ieri un ufficiale delle forze libanesi e' rimasto ucciso e altre 20 persone sono rimaste ferite in un attacco con autobomba contro un checkpoint nella Valle della Biqaa, il primo attentato in Libano negli ultimi tre mesi. La fonte governativa interpellata dal New York Times ha negato che l'obiettivo dell'attacco fosse il generale Abbas Ibrahim, capo della Sicurezza Generale libanese, ritenuto vicino a Hezbollah.
Gli arresti a Beirut sono stati effettuati dagli uomini della Sicurezza Generale e dell'intelligence della polizia, ritenuta vicina al movimento al-Mustaqbal (Il Futuro) che fa capo all'ex premier sunnita Saad Hariri. ''Siamo pronti - ha detto all tv libanese Lbc il generale Ibrahim - Non diventeremo un altro Iraq''.
