(Aki) - E' ''immorale'' ostacolare l'elezione in Parlamento del nuovo presidente della Repubblica libanese. Lo ha affermato l'ex presidente libanese e leader delle Falangi, Amin Gemayel, con un chiaro riferimento al boicottaggio dei lavori dell'Assemblea da parte della coalizione dell'8 Marzo, capeggiata da Hezbollah. ''Ostacolare il raggiungimento del quorum in Parlamento per eleggere un presidente e' immorale perche' il Libano ha assoluto bisogno di un simbolo che rappresenti l'unita' nazionale'', ha detto Gemayel in un'intervista al quotidiano kuwaitiano al-Seyassah riportata oggi dai media libanesi.
Secondo Gemayel il vuoto istituzionale, dopo la fine del mandato dell'ormai ex presidente Michel Suleiman, ''colpisce profondamente la credibilita' del Libano''. Gemayel, al potere dal 1982 al 1988, ha assicurato che continuera' a incontrare i vari leader politici per arrivare all'elezione del nuovo capo di Stato.
Stamani il presidente del Parlamento di Beirut, l'inamovibile sciita Nabih Berri, ha fissato per il 9 giugno la prossima sessione parlamentare, la sesta, per eleggere il nuovo presidente libanese, che deve essere un cristiano maronita. Quattro delle precedenti votazioni sono saltate perche' non e' stato raggiunto il quorum necessario per l'avvio dei lavori dell'aula.
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