(Aki) - Il vice di Hassan Nasrallah alla guida del movimento sciita di Hezbollah, Sheikh Naim Qassem, ha spiegato che il Partito di Dio è pronto a sostenere il dialogo nazionale in Libano, ma ad alcune condizioni. In particolare, Qassem ha detto che ''siamo i primi a parlare di strategia della difesa. Pensate che abbiamo paura di farlo perché Hezbollah ha le armi? Al contrario, attraverso il dialogo possiamo stabilire il ruolo della resistenza al servizio del Libano e per la sua liberazione, collaborando con l'esercito libanese nel modo giusto''.
Il numero due di Hezbollah ha quindi spiegato che ''noi non siamo contrari al dialogo e il dialogo ha le sue condizioni. Ci deve essere il giusto inizio per ogni relazioni bilaterale e gli obiettivi giusti''. Il mese scorso il movimento sciita si era rifiutato di prendere parte al dialogo nazionale dopo le critiche espresse dal presidente Michel Sleiman per la partecipazione dei miliziani nella guerra siriana a fianco del regime di Bashar al-Assad.
Qassem ha quindi invitato i politici ad approfittare dell'attuale ''opportunita' politica'' e di condividere quattro principi base, tra cui la consapevolezza che Israele rappresenta una minaccia per il Paese e che il Libano è ''il Paese di tutti'' per cui nessun gruppo puo' ''monopolizzarlo''. I partiti devono inoltre evitare di legare il destino del Libano alla crisi regionali e dovrebbero concentrarsi sulle prossime elezioni presidenziali e parlamentari.