(Aki) - L'Iran e Hezbollah sono ''i due principali ed essenziali elettori'' per la scelta del nuovo presidente libanese. Lo ha affermato il leader druso Walid Jumblat, capo del Partito socialista progressista, nel giorno di una nuova votazione al Parlamento di Beirut per eleggere il successore del presidente Michel Suleiman. ''Hezbollah e la Repubblica Islamica sono i due principali ed essenziali elettori'', ha detto Jumblat in dichiarazioni al quotidiano Asharq al-Awsat con un chiaro riferimento al ruolo di Teheran e del movimento sciita guidato da Hasan Nasrallah nel conflitto in Siria.
Secondo Jumblat la situazione in Siria e ''l'equilibrio di potere'' nel Paese arabo, dove la milizia di Hezbollah e' impegnata al fianco delle forze del regime di Bashar al-Assad, rappresentano elementi chiave con possibili ripercussioni su un accordo tra i leader politici rivali del Libano per la scelta di un presidente di ''compromesso''. Il leader druso prevede che il palazzo presidenziale di Baabda, sulle colline che dominano Beirut, restera' ''vuoto fin quando non verra' raggiunto un accordo sulla base dei nuovi equilibri di potere''.
Il mandato di Suleiman alla presidenza terminera' il 25 maggio. Dopo il nulla di fatto alla prima votazione del Parlamento di Beirut del 23 aprile scorso, le successive votazioni sono saltate per mancanza del quorum a causa del boicottaggio dei deputati di Hezbollah e dell'alleata Libera corrente patriottica, guidata da Michel Aoun. Il presidente del Libano, in base a un 'patto' di piu' di 70 anni fa, deve essere un cristiano maronita.
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