Si lavora per una tregua ad Arsal, città libanese al confine con la Siria, dove cinque giorni di combattimenti hanno portato alla morte di 17 soldati, 50 militanti e 12 civili secondo fonti della sicurezza. Un cessate il fuoco umanitario di 24 ore sta consentendo l'evacuazione di civili, mentre un funzionario del Movimento Futuro Bakr Hujeiri ha detto a The Daily Star che ''almeno il cinquanta per cento degli uomini armati si è ritirato'' nella notte dalla città. Sono quindi in corso i negoziati, ha spiegato, per un loro completo ritiro e per il rilascio dei soldati libanesi tenuti in ostaggio dai militanti islamici. Sono 22 i militari attualmente dati per dispersi da sabato, tre sono stati liberati ieri e secondo fonti della sicurezza ci sono discrete possibilità che altri vengano rilasciati oggi.
Intanto la Commissione dei religiosi musulmani, che continua a mediare, sottolinea la necessità di raggiungere una tregua negoziata. ''E' importante lavorare su questa iniziativa (di cessate il fuoco, ndr) perché è l'unica soluzione che può metter fine alla perdita di vite, soprattutto di civili innocenti'', ha detto il capo della commissione Sheikh Salem Jdeideh dopo aver fatto visita in ospedale a Tripoli a Sheikh Salem Rafei. Lui e altri due membri della commissione sono infatti stati feriti lunedì notte mentre entravano ad Arsal per negoziare la tregua.