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Comunicato stampa

LiberEtico:”Il movimento di aggregazione per la sovranità nazionale conta oggi segreterie dislocate in tutte le Regioni italiane”

23 marzo 2022 | 10.23
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LiberEtico:”Il movimento di aggregazione per la sovranità nazionale conta oggi segreterie dislocate in tutte le Regioni italiane”

La crisi, esasperata dall’emergenza pandemica, ha accelerato l’esigenza di un ritorno drastico ai principi di etica che si avverte sia nelle Istituzioni, sia in tutte le categorie professionali

“LiberEtico è un’aggregazione di persone per la sovranità nazionale, libera ed etica, che intende riprendere le redini della propria vita, sociale ed economica, basata sulle proprie radici e nel rispetto quelle degli altri popoli”, introduce Mario Gioioso, segretario nazionale del movimento aggregativo LiberEtico. “Il futuro non è la globalizzazione, economia per pochi, errata in quanto va contro l’umanità. La via maestra è la diversità dei popoli ed il rispetto della loro sovranità, il futuro deve appartenere alle nazioni sovrane ed indipendenti che proteggono i propri cittadini, rispettano le altre nazioni e ne onorano le differenze che rendono ogni Paese unico e speciale”.

In un contesto italiano che vede aumentare sfiducia, precarietà e squilibri socio-economici, si inserisce l’istanza, protocollata lo scorso 27 novembre presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che il segretario nazionale del movimento LiberEtico, Mario Gioioso, ha rivolto al Ministro dell’Economia sottolineando l’urgenza di recuperare la funzione etica della finanza, capace, non solo di guardare ai decimali di Pil, ma soprattutto al benessere dei cittadini e delle comunità, con un respiro a lungo termine, per produrre crescita sostenibile e stabilità del Paese.

“Le istanze prevedevano da una parte l'adozione di un DPCM con cui concedere garanzie alle imprese fornitrici della P.A., pari al 100% del credito vantato, da poter far valere presso gli istituti di credito, ponendo gli interessi per tali operazioni a carico dello Stato; l’immissione di liquidità immediata a costo zero nell’economia della nazione darebbe modo alle imprese fornitrici di evitare il fallimento e di reinvestire i capitali con conseguente crescita occupazionale”, spiega Gioioso. “Con la seconda istanza abbiamo proposto la cancellazione dalle banche dati delle centrali di allarme interbancario di tutti i soggetti ad oggi considerati ‘cattivi pagatori’ aventi a proprio carico debiti non onorati sino a 5mila euro se privati cittadini e 35mila euro nel caso di piccole e medie aziende; ciò consentirebbe a milioni di imprese e persone di rientrare in bonis e riemergere dal lavoro sommerso e, per effetto domino, si andrebbe a generare un notevole introito fiscale per le stesse casse dello Stato. Ultima richiesta, ma non per importanza - prosegue - l’intervento diretto dello Stato per provvedere al pagamento di tutte le fatture per i consumi di servizi primari di tutte le famiglie a medio e basso reddito, esprimendo un divieto nei confronti dei soggetti fornitori di interrompere la fornitura di servizi di prima necessità fino alla fine dello stato di emergenza sanitaria e azzerando le morosità dei consumi”.

LiberEtico propone, per la tutela delle classi più deboli, azioni chiare, semplici e di possibile ed immediata attuazione, per risultati virtuosi a livello socio-economico grazie ad immissione di liquidità a costo zero, al fine di raggiungere nel breve e medio termine risultati concreti con il minor investimento.

“Purtroppo e con profonda amarezza il riscontro alle istanze avanzate è risultato essere elusivo e assolutamente non pertinente alle esplicite richieste per un provvedimento normativo a favore della vasta platea di famiglie e delle innumerevoli piccole e micro imprese che versano in grave sofferenza di liquidità, imprigionate in un circolo vizioso pericoloso per la loro stessa sopravvivenza”, ribadisce Gioioso. “Quello che chiediamo con forza è di mettere il Paese Italia al di sopra delle fazioni e dei colori politici, di tornare alla ragionevolezza, al pensiero critico costruttivo, per il bene comune contro misure fantasma o una tantum che non portavano a nulla. Oltretutto - conclude - voglio anche sottolineare la censura da parte del sistema dell’informazione, evidentemente proiettato verso il pensiero unico, che non ha voluto dare il giusto risalto all’intento ‘LiberEtico’ di aggregare persone che, come noi, sono vive, umane e vogliono essere parte attiva del vero cambiamento, ora più che mai improrogabile”.

Contatti: https://liberetico.it/

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