(Aki) - A tre anni dall'inizio della rivolta contro Muammar Gheddafi e dalla morte dell'ex leader libico, a tre giorni dalla notizia di un presunto colpo di stato, la strada di fronte alla nuova Libia e' ancora piena di insidie. In un discorso televisivo trasmesso la notte scorsa il premier Ali Zeidan, rapito a ottobre per poche ore, ha riconosciuto le ''difficolta''' della nuova Libia.
Questa sera, per l'anniversario della rivoluzione, sono previsti nuovi festeggiamenti a Tripoli dopo le iniziative degli ultimi due giorni. Ieri sera piazza dei Martiri, quella che fu la Piazza Verde, e' tornata a festeggiare e a riunire i libici sotto i fuochi d'artificio. I media locali parlano di una citta' vestita a festa con bandiere nuove di zecca.
Passati tre anni dalla 'Giornata della collera' di Bengasi che diede il via alle proteste contro Gheddafi, la Libia continua la sua 'battaglia' per la ricostruzione delle forze armate in un Paese che si e' trasformato in una giungla di armi e una galassia di milizie. Il problema principale resta disarmarle e integrarle. La sicurezza e' una delle sfide principali per il Paese e proprio oggi si sono conclusi i primi corsi del 2014 svolti dai Carabinieri a favore dei libici nell'ambito della missione di addestramento in Libia. (segue)