(Aki) - La "costruzione delle istituzioni" della nuova Libia "non e' possibile senza la riconciliazione e il dialogo". Lo ha affermato il ministro degli Esteri di Tripoli, Mohamed Abdelaziz, incontrando la stampa al termine della conferenza internazionale sulla Libia che si e' svolta oggi alla Farnesina.
Questo processo "spetta ai libici, ma senza un reale aiuto internazionale e' impossibile", ha detto il ministro, sottolineando la "fase delicata" del paese che e' uscito dalla rivoluzione scoppiata tre anni fa dopo 42 anni di regime di Muammar Gheddafi. Abdelaziz ha confermato che "cominceremo la stesura del testo della Costituzione" con la prospettiva di preparare la strada a elezioni parlamentari e presidenziali, dopo la scadenza il 7 febbraio scorso del mandato del Congresso nazionale generale.
"Non e' possibile avere in Libia istituzioni democratiche senza un sistema di giustizia efficace, non siamo l'unico paese che ha subito una guerra civile e va ricostruito - ha proseguito - Se la Libia dovesse fallire i libici non sarebbero gli unici responsabili. Se la Libia dovesse riuscire nel processo democratico sara' anche grazie al forte sostegno internazionale ricevuto". Abdelaziz ha riconosciuto l'esistenza di "problemi e lotte politiche interne", ripetendo ancora una volta che le nuove autorita' di Tripoli hanno "ereditato un non Stato". "Stiamo andando nella giusta direzione - ha concluso - ma serve l'aiuto internazionale".