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Libri, come riconquistare l'elettorato con 'La lezione di Obama'

10 marzo 2014 | 14.23
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Libri, come riconquistare l'elettorato con 'La lezione di Obama'

Dall'analisi tecnica del successo elettorale di Barack Obama, rieletto nel 2012 nonostante le difficoltà del suo governo, a come riconquistare il proprio elettorato al termine di un mandato iniziato a furor di popolo e concluso con un bilancio negativo. E' quanto propone il libro "La lezione di Obama" di Stefano Lucchini e Raffaello Matarazzo, edito da Baldini & Castoldi con la prefazione di Mario Calabresi.

L'analisi della campagna e del risultato elettorale ne "La Lezione di Obama" diventa attualissima nel nostro Paese, secondo gli autori, nel descrivere in che modo Obama sia riuscito a raggiungere i singoli elettori, creando come scrive Calabresi nella prefazione una 'maggioranza di minoranze'.

Infatti, il successo dell'ultima campagna dei Democratici è dovuto come sempre a diversi fattori come i cambiamenti demografici in atto negli Usa, gli errori strategici dei Repubblicani o la capacità di attrarre maggiori risorse finanziarie rispetto ai competitor.

Ma l'elemento che ha maggiormente inciso nella sfida consiste nella scelta della tecnica di comunicazione. Inanzitutto, riflettono gli autori nel libro, l'idea di base è vincente: raggiungere ogni singolo elettore individuando il messaggio personalizzato. Ragionando, infatti, con i tradizionali sistemi, significherebbe escludere strumenti come giornali, radio e tv e affidarsi soltanto al vecchio metodo del 'porta a porta'.

La rete e i social media sono però la nuova frontiera. Grazie a Facebook e Twitter, lo staff di Obama ha potuto selezionare in tempo reale i messaggi più efficaci a seconda dei destinatari, coinvolgerli durante tutta la campagna e informarli costantemente. Al tempo stesso ha pensato anche ai tanti possessori di smartphone e di strumenti portatili, adeguando allo scopo il sito ufficiale della candidatura.

Ma quello che più conta, secondo l'analisi che i due autori fanno nel libro, è che la differenza dei media tradizionali, l'accesso, l'utilizzo e le abitudini degli utenti dei social media non cambia da Paese a Paese. Questo è dovuto alle caratteristiche di questi strumenti e alla loro universalità. Oggi, con Facebook e Twitter, siamo in costante contatto con tutti in ogni parte del mondo.

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