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Ricerca: L'Ignoto in scena al Festival delle Scienze di Roma

19 gennaio 2015 | 17.50
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Dalla fisica, all'astronomia alla linguista, parte la decima edizione della kermesse con un calendario ricco di dibattiti, incontri e confronti che si snodano intorno al "dubbio" che porta alla conoscenza. Da Rovelli a Franklin alla Gianotti, in campo i maggiori scienziati italiani e stranieri

Ricerca: L'Ignoto in scena al Festival delle Scienze di Roma

E' l'Ignoto ad andare in scena quest'anno al Festival delle Scienze 2015 di Roma, perché la sfida della scienza è cercare ciò che non si conosce. E "per fare progressi, si deve tenere socchiusa la porta verso l’ignoto, socchiusa solamente" come stigmatizza il premio Nobel per la fisica Richard Feynman, a cui si ispira la decima edizione della kermesse che svolge all'Auditorium Parco della Musica dal 22 al 25 gennaio prossimi.

Conferenze, dibattiti, spettacoli e mostre in calendario per la manifestazione sono tutte basate su "L'Ignoto. La scienza e l'importanza del non sapere", un calendario che si snoda intorno al "dubbio" affrontato in fisica, biologia, psicologia, astronomia e linguistica. "Penetrare l’ignoto è da sempre la grande sfida del conoscere umano. La natura del procedere verso ciò che non sappiamo è però fondamentale. Il metodo scientifico stesso, si fonda infatti sul lasciare la porta aperta al dubbio" è l'analisi di Feynman su cui si declina il Festival delle Scienze di Roma.

Tra exbit e e installazioni, ad aprire la kermesse scientifica è la Lectio Magistralis di Carlo Rovelli, autore de 'La realtà non è come ci appare' e nella cinquina del prestigioso Premio Galileo. Socrate girava per le strade di Atene ponendo domande a cui nessuno sapeva rispondere: gli ateniesi hanno finito per metterlo a morte. "Oggi è meno pericoloso indicare l'ignoranza di chi sostiene di conoscere verità; ma è altrettanto impopolare. Eppure l'unica strada per imparare qualcosa è partire dal riconoscere che non sappiamo. Partire dalla nostra incertezza" dice Rovelli che interviene al Festival con nomi del calibro di Melissa Franklin, professoressa di Fisica alla Harvard University, o il matematico John D. Barrow.

Dibattiti ma non solo. L’Istituto Nazionale di Astrofisica cura l’intero programma scuole con una serie di laboratori didattici guidati dagli scienziati dell’Inaf, Osservatorio Astronomico di Roma. Interattivi, divertenti, rivolti agli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado. Per i ragazzi della scuola secondaria di secondo grado, invece, è previsto un ciclo di proiezioni in collaborazione con Rai Scuola: per superare la paura dell’ignoto non c’è soluzione che mettere in piazza la scienza, discutere, a tavola, con gli amici e, perché no, in TV.

Il presidente dell’Inaf Giovanni Bignami è autore con Francesco Rea di "Natura non facit saltus, scientia facit", un esperimento teatrale in programma sabato 24 gennaio, alle ore 21, negli spazi del Teatro Studio sala Borgna. Bignami, con l’aiuto degli attori Marta Vitalini e Concetto Cafiore, accompagnati dalle chitarre di Francesco Serratore e Nicola Nosengo, conduce il pubblico lungo un percorso di scienza e conoscenza, fatto di balzi, intuizioni, accelerazioni, quello che ha portato l’essere umano a conoscere le vastità dell’universo di cui rappresenta una piccolissima, infinitesimale parte. La meraviglia dell’intelletto e le conquiste della ricerca.

La sera di venerdì 23 gennaio, nella sala Petrassi si tiene "Quello che non so", percorso pirotecnico alla scoperta di alcune delle più affascinanti questioni ancora aperte della fisica contemporanea, a cura dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, con Fernando Ferroni, Antonio Masiero, Camilla Maiani e, in collegamento da Ginevra, la neo-direttrice del Cern, Fabiola Gianotti.

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