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L'incipit del Concertone è "per non dimenticare"

01 maggio 2017 | 15.34
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L'incipit del Concertone è

L'incipit del Concertone del primo maggio di piazza San Giovanni è per il ricordo di chi ha lottato per le conquiste dei lavoratori. In linea con il tema di quest’anno che è “Il lavoro: le nostre radici, il nostro futuro”, la conduttrice Camila Raznovich, in apertura della diretta di Rai3, prima di lasciare il palco ai primi ospiti, gli Apres La Classe, ha detto: "Non vogliamo dimenticare Portella della Ginestra dove 11 persone vengono uccise solo perché stavano manifestando per i loro diritti, non vogliamo dimenticare le mondine che furono le prime a lottare per ottenere condizioni di lavoro migliori, non vogliamo dimenticare i lavoratori delle fabbriche che si batterono per le 40 ore di lavoro settimanali e il sabato di riposo, non vogliamo dimenticare i giovani che lottano per avere un lavoro, non vogliamo dimenticare la legge sul caporalato e non vogliamo dimenticare chi oggi è qui per ricordare che il lavoro è un diritto", ha concluso prima di dare spazio al gruppo ska punk pugliese.

Dopo gli Apres La Classe la Raznovich è tornata sul palco con Clementino, il rapper napoletano che la affianca alla conduzione, dando vita ad una 'strana coppia': "Sono felice di essere qui - ha detto Clementino - perché qui c'è il mondo, io sono nato nei centri sociali".

Dopo l'anteprima dedicata ai concorsi per artisti emergenti, Piazza San Giovanni applaude l'esecuzione strumentale di 'Bella ciao' che chiude il set del violinista spagnolo di origini libanesi e armene Ara Malikian. Ma la prima esplosione di cori e balli del Concertone 2017, è verso le 16.30 per l'arrivo sul palco di Rocco Hunt che mescola 'Tu vuo' fa' l'americano' e 'Wake up guaglio'' con rime sul lavoro. Tutta la piazza si mette a saltare con il giovane rapper napoletano, che poi presenta il suo nuovo street single 'Kevvuo'', dedicato a tutte le periferie del mondo. Chiude il set di Rocco Hunt, 'Nu juorno buono', con una piazza festante che lo applaude.

Mentre l'esibizione dell'Orchestra Popolare del Saltarello diventa l'occasione per ricordare le vittime del terremoto del Centro Italia.

Teresa De Sio porta sul palco del Concertone di piazza San Giovanni l'omaggio a Pino Daniele, al quale ha dedicato il suo ultimo disco 'Teresa canta Pino', con l'esecuzione di 'O Scarrafone', 'O jammone' e 'Je so' pazzo'. "È facile sentirsi uno scarrafone in un mondo in cui è il lavoro è poco e si sorride poco", dice l'artista napoletana dopo aver cantato. Poi, oltre a Pino Daniele, la De Sio ricorda altri due colleghi napoletano scomparsi di recente: "Salutiamo Pino che è andato a fare lo 'scarrafone' da un'altra parte e salutiamo tanti altri amici come Rino (Zurzolo) e Fausto (Mesolella): oggi staranno festeggiando il primo maggio tutti insieme".

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