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Made in Italy: l'indagine, 2014 peggiore anno storia apicoltura

22 gennaio 2015 | 16.18
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Per avversità meteorologiche e trattamenti insetticidi. Tornano avvelenamenti acuti da insetticidi. 50 i tipi di miele esistenti (fotogallery).

Made in Italy: l'indagine, 2014 peggiore anno storia apicoltura

"Il 2014 è stato il peggiore anno nella storia dell’apicoltura italiana per diversi fattori e in particolare per le avversità di carattere meteorologico e per l'uso di trattamenti insetticidi". E' quanto emerso in occasione del Congresso dell'apicoltura professionale, in corso a Bergamo fino a domenica. "Una o più produzioni funestate sono ricorrenti -spiega l'Osservatorio nazionale del miele- ma non un andamento complessivo con tali e tante negatività in Italia, come in Europa e anche a livello globale. Purtroppo, la situazione si ripropone a seguito di annate nel complesso poco soddisfacenti".

"Si prospetta una produzione nazionale complessiva -avverte- ridotta del 50% rispetto al produzione nazionale media. La Robinia pseudoacacia, con cui si produce il miele più richiesto dal mercato, ha fatto registrare raccolti pessimi, salvo alcune eccezioni. Le medie sono inferiori rispetto all’anno precedente, già altamente insufficienti; per cui il 2014 rappresenta il terzo anno negativo consecutivo".

"Allarmanti, inoltre, i numerosissimi episodi di spopolamenti -ricorda sempre l'Osservatorio- che hanno riguardato gli alveari interessati da azioni di difesa fitosanitaria di diverse colture. In particolare, nei mesi primaverili sono stati riscontrati preoccupanti avvelenamenti in molte zone del Nord Italia in contemporanea all’epoca di semina del mais".

"Tra le regioni più colpite -continua- la Lombardia con episodi riscontrati nelle province di Varese, Pavia, Milano, Cremona, Mantova, Lecco, Sondrio e Bergamo. I fenomeni non hanno avuto le dimensioni e le perdite registrate negli anni 2006-2007-2008 ma nel complesso si stima il coinvolgimento di diverse migliaia di alveari. Problemi di avvelenamenti in Lombardia, Piemonte, Toscana ed Emilia Romagna causati anche da trattamenti contro gli afidi nelle colture di cereali".

"Molti gli spopolamenti in Lombardia (soprattutto zona Brianza) e Piemonte -precisa l'Osservatorio- dovuti molto probabilmente a trattamenti insetticidi sul bosso, pianta ornamentale impiegata nella realizzazione di siepi. Si riportano numerosi spopolamenti in Lombardia (nel Cremonese e nel Mantovano) in concomitanza con i diffusi trattamenti adulticidi contro Diabrotica e per utilizzo di neonicotinoidi contro l’afide grigio del melo in Valtellina".

"Da ultimi, ma non meno preoccupanti, si evidenziano -rimarca- numerosi problemi di spopolamenti negli alveari portati sulle fioriture di girasole e agrumi. Si stima il coinvolgimento di migliaia di famiglie colpite a macchia di leopardo nelle seguenti regioni: Marche, Molise, Puglia, Calabria e Sicilia". Tutto ciò accade nel momento in cui, sottolinea l'Osservatorio nazionale del miele "entra in vigore l’obbligo della lotta integrata, che prevede l’uso dei pesticidi come ultima risorsa e solo al di sopra della soglia di danno economico, mentre spesso i trattamenti vengono effettuati senza conoscere l’effettivo livello di infestazione dei parassiti".

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